Da una analisi dei bilanci delle 12 Casse rurali trentine emerge uno scenario economico in Trentino meno critico di quanto appare, soprattutto grazie al turismo, e nonostante l’inflazione crescente. Prospettive positive per il 2023. Dopo gli anni del Covid, riprende anche l’attività di beneficienza e sostegno alle associazioni del territorio, con una quota significativa per il settore socio-assistenziale. La densità degli sportelli sul territorio è di 68 ogni 100mila abitanti, doppia rispetto alla media italiana e tripla di quella europea (nonostante le chiusure). Roberto Simoni: “Manteniamo la centralità e la distintività del movimento cooperativo rispetto ad un mondo che tende ad emarginarci”. Claudio Valorz (vicepresidente): “in Trentino il sistema cooperativo è un modello di sviluppo distintivo che va valorizzato in tutte le sue componenti”. Indicati i candidati del settore credito che saranno eletti nel nuovo consiglio della Federazione: Silvio Mucchi, Marco Misconel, Maurizio Maffei ed Enzo Zampiccoli.
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Eletti i quattro candidati di settore per il nuovo Consiglio di amministrazione della Federazione: Stefano Albasini, Rodolfo Brochetti, Lorenzo Libera e Luca Rigotti.
Cooperative sociali e di abitazione: grande preoccupazione per il calo delle marginalità
Il 2022 ha visto proseguire il trend di crescita complessivo delle 89 cooperative sociali del comparto, con un valore della produzione aumentato del 4,2% rispetto all’anno precedente, superando così i 228 milioni di euro. Un dato positivo che contrasta con una marginalità sempre più risicata (solo +0,3% nel 2022) a causa dei costi del lavoro, dell’energia e della scarsa redditività degli appalti pubblici.
Cooperative di lavoro e di servizi: crescono attività, risultati e occupazione
Il valore della produzione delle 124 cooperative del settore è aumentato del 16% raggiungendo i 467 milioni di euro. Oltre 7 mila i lavoratori (+2,6%). Bene anche la reddittività, con un utile aggregato di 11,4 milioni (+2,1 milioni).