A Cles una assemblea da record
Si è svolta sabato 13 maggio a Cles presso la tensostruttura allestita al Centro dello sport e il tempo libero, e in video collegamento dall’auditorium del Palarotari, l’assemblea Generale dei Soci della Cassa Rurale Val di Non - Rotaliana e Giovo.
“Un’Assemblea dei Soci da record, dal punto di vista dei numeri, sia per i valori del bilancio portato in approvazione, che per la partecipazione dei soci, davvero importante, che ci ha emozionato e fatto percepire l’attaccamento dei Soci alla loro Cassa Rurale. Un’assemblea finalmente di nuovo in presenza”, continua il Presidente Silvio Mucchi, “insieme, per poter respirare il senso della cooperazione.”
Alla presenza di 3.355 soci pari al 24% della compagine sociale si sono votati all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno.
La prima parte è stata dedicata all’assemblea straordinaria, alla presenza del notaio Patrizia Pagano, per l’approvazione di una modifica tecnica di un articolo dello statuto.
Si è passati poi all’approvazione del bilancio e alla destinazione dell’utile.
Il Direttore Generale Massimo Pinamonti ha esposto con chiarezza e precisione i dati di Bilancio 2022, sottolineando come il risultato economico importante (utile pari a 19,225 milioni di Euro), sia stato sicuramente influenzato da contesti economici straordinari portando ripercussioni positive sulla gestione della tesoreria aziendale, e abbia permesso di accantonare prudenzialmente nei Fondi svalutazione analitici, risorse pari al 100% dei crediti deteriorati. “Gli ottimi risultati di gestione degli ultimi esercizi”, continua Pinamonti, “hanno rafforzato il patrimonio incrementato notevolmente negli ultimi 5 anni (+46%, 242 milioni di Euro al 31.12.2022), garantendo ulteriori spazi di manovra per il futuro. Per dare un’idea della solidità raggiunta dalla nostra Cassa, utilizziamo l’indice di solidità (l’indicatore CET1 - rapporto tra il capitale dell’istituto e le attività ponderate per il rischio): la BCE ha stabilito che sotto il requisito minimo del 10.50% può scattare il commissariamento; per la nostra Cassa Rurale è pari al 30.36%, fra i più elevati a livello nazionale.”
La Capo Sindaco Cristina Odorizzi, nel presentare il parere positivo all’approvazione del Bilancio, ha illustrato le motivazioni alla base di tale scelta, che vanno oltre la mera lettura del risultato di esercizio. “L’attività di controllo sistematica, il confronto continuo con il Consiglio di Amministrazione e con la Direzione Generale, il rispetto delle procedure e dei processi previsti, rende questa Cassa solida e sicura anche dal punto di vista della normativa e dei requisiti previsti dalla legge.”
In Assemblea è intervenuto come ospite il Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Roberto Simoni che fa notare come “I numeri esprimono bene la solidità della Cassa Rurale che ha saputo rafforzarsi in pochi mesi dalla fusione con la Cassa Rurale Rotaliana e Giovo (luglio 2022) mantenendo la propria identità mutualistica, ben espressa dall’operato del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e di tutti i collaboratori che con il lavoro di squadra riescono a portare risultati eccellenti e a far crescere la Cassa”, e continua “I numeri esprimo la fiducia dei soci nei confronti della loro Cassa Rurale, in coloro che vi operano ogni giorno.”
Il personale impiegato ha superato le 200 risorse e negli ultimi quattro anni sono state effettuate 47 nuove assunzioni. E’ in corso un’ulteriore selezione del personale per assumere altri giovani da inserire nella struttura e creare un forte staff di giovani.
Ne è seguito un piacevole dibattito aperto ai presenti e ai soci in videocollegamento dall’auditorium del Palarotari, che, grazie alla tecnologia, ha permesso a quasi 400 Soci di seguire i lavori assembleari e votare, senza doversi spostare eccessivamente sul territorio, ormai esteso.
La Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo infatti si sviluppa, tramite le 35 filiali, nei territori della Val di Non, passando per Mezzolombardo, Spormaggiore, Roverè della Luna, buona parte della Val di Cembra (Verla, Lisignago e Cembra), e quindi da San Michele e Grumo arriva fino a Lavis, servendo oltre 40 mila clienti.
Parlando di servizi ai clienti, “l’opzione di erogare un servizio di consulenza completo sul tema del superbonus, senza delegare la gestione a grandi società esterne (general contractor) che ci avrebbero ridotto il carico di lavoro,” sottolinea Pinamonti, “è stata una scelta molto difficile ed impegnativa, anche per le continue modifiche legislative sul tema, ma ha permesso di creare un circolo virtuoso nell’economia locale, generando valore sia a favore di tutta la categoria dei tecnici che degli artigiani. Abbiamo deciso di fare pienamente la nostra parte nell’ambito delle opportunità offerte dalla legge sull’efficientamento energetico – superbonus, con l’acquisto diretto dei crediti fiscali: abbiamo acquistato fino ad ora circa 150 milioni di euro, soddisfacendo le richieste di oltre 2000 clienti. E stiamo lavorando per riuscire ad accogliere le richieste anche per l’anno 2023.”
La presenza e vicinanza della Cassa Rurale sul territorio si esprime anche con iniziative che vanno oltre i servizi bancari offerti. Il Presidente Mucchi ricorda, fra i progetti importanti “L’avvio dei lavori per la realizzazione del Museo del risparmio presso la filiale di Denno (ex sede della CR Bassa Anaunia; la conclusione del progetto di creazione dell’Archivio storico con documenti che partono dal 1894, data di nascita della prima Cassa Rurale della Val di Non, catalogati in collaborazione con il Servizio dei Beni culturali della Provincia (tali documenti saranno a disposizione di studiosi e delle nuove generazioni che vorranno approfondire la storia); il rinnovo di diverse filiali e in particolare delle ex sedi, (Denno, Verla di Giovo, Lavis, Livo, ..) sia per rendere gli ambienti di lavoro più funzionali sia per l’efficientamento energetico che vedrà anche la promozione e la partecipazione delle Comunità energetiche (già presente in Rotaliana, da costituire in Val di Non).
Ultimo punto all’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali. Alla carica di Consigliere di Amministrazione sono stati votati Stefano Conforti con 1429 voti, Mirko Busetti con 1.403 voti, Daniela Dessimoni con 1.148.
Fonte: Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo
Alla presenza di 3.355 soci pari al 24% della compagine sociale si sono votati all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno.
La prima parte è stata dedicata all’assemblea straordinaria, alla presenza del notaio Patrizia Pagano, per l’approvazione di una modifica tecnica di un articolo dello statuto.
Si è passati poi all’approvazione del bilancio e alla destinazione dell’utile.
Il Direttore Generale Massimo Pinamonti ha esposto con chiarezza e precisione i dati di Bilancio 2022, sottolineando come il risultato economico importante (utile pari a 19,225 milioni di Euro), sia stato sicuramente influenzato da contesti economici straordinari portando ripercussioni positive sulla gestione della tesoreria aziendale, e abbia permesso di accantonare prudenzialmente nei Fondi svalutazione analitici, risorse pari al 100% dei crediti deteriorati. “Gli ottimi risultati di gestione degli ultimi esercizi”, continua Pinamonti, “hanno rafforzato il patrimonio incrementato notevolmente negli ultimi 5 anni (+46%, 242 milioni di Euro al 31.12.2022), garantendo ulteriori spazi di manovra per il futuro. Per dare un’idea della solidità raggiunta dalla nostra Cassa, utilizziamo l’indice di solidità (l’indicatore CET1 - rapporto tra il capitale dell’istituto e le attività ponderate per il rischio): la BCE ha stabilito che sotto il requisito minimo del 10.50% può scattare il commissariamento; per la nostra Cassa Rurale è pari al 30.36%, fra i più elevati a livello nazionale.”
La Capo Sindaco Cristina Odorizzi, nel presentare il parere positivo all’approvazione del Bilancio, ha illustrato le motivazioni alla base di tale scelta, che vanno oltre la mera lettura del risultato di esercizio. “L’attività di controllo sistematica, il confronto continuo con il Consiglio di Amministrazione e con la Direzione Generale, il rispetto delle procedure e dei processi previsti, rende questa Cassa solida e sicura anche dal punto di vista della normativa e dei requisiti previsti dalla legge.”
In Assemblea è intervenuto come ospite il Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Roberto Simoni che fa notare come “I numeri esprimono bene la solidità della Cassa Rurale che ha saputo rafforzarsi in pochi mesi dalla fusione con la Cassa Rurale Rotaliana e Giovo (luglio 2022) mantenendo la propria identità mutualistica, ben espressa dall’operato del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e di tutti i collaboratori che con il lavoro di squadra riescono a portare risultati eccellenti e a far crescere la Cassa”, e continua “I numeri esprimo la fiducia dei soci nei confronti della loro Cassa Rurale, in coloro che vi operano ogni giorno.”
Il personale impiegato ha superato le 200 risorse e negli ultimi quattro anni sono state effettuate 47 nuove assunzioni. E’ in corso un’ulteriore selezione del personale per assumere altri giovani da inserire nella struttura e creare un forte staff di giovani.
Ne è seguito un piacevole dibattito aperto ai presenti e ai soci in videocollegamento dall’auditorium del Palarotari, che, grazie alla tecnologia, ha permesso a quasi 400 Soci di seguire i lavori assembleari e votare, senza doversi spostare eccessivamente sul territorio, ormai esteso.
La Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo infatti si sviluppa, tramite le 35 filiali, nei territori della Val di Non, passando per Mezzolombardo, Spormaggiore, Roverè della Luna, buona parte della Val di Cembra (Verla, Lisignago e Cembra), e quindi da San Michele e Grumo arriva fino a Lavis, servendo oltre 40 mila clienti.
Parlando di servizi ai clienti, “l’opzione di erogare un servizio di consulenza completo sul tema del superbonus, senza delegare la gestione a grandi società esterne (general contractor) che ci avrebbero ridotto il carico di lavoro,” sottolinea Pinamonti, “è stata una scelta molto difficile ed impegnativa, anche per le continue modifiche legislative sul tema, ma ha permesso di creare un circolo virtuoso nell’economia locale, generando valore sia a favore di tutta la categoria dei tecnici che degli artigiani. Abbiamo deciso di fare pienamente la nostra parte nell’ambito delle opportunità offerte dalla legge sull’efficientamento energetico – superbonus, con l’acquisto diretto dei crediti fiscali: abbiamo acquistato fino ad ora circa 150 milioni di euro, soddisfacendo le richieste di oltre 2000 clienti. E stiamo lavorando per riuscire ad accogliere le richieste anche per l’anno 2023.”
La presenza e vicinanza della Cassa Rurale sul territorio si esprime anche con iniziative che vanno oltre i servizi bancari offerti. Il Presidente Mucchi ricorda, fra i progetti importanti “L’avvio dei lavori per la realizzazione del Museo del risparmio presso la filiale di Denno (ex sede della CR Bassa Anaunia; la conclusione del progetto di creazione dell’Archivio storico con documenti che partono dal 1894, data di nascita della prima Cassa Rurale della Val di Non, catalogati in collaborazione con il Servizio dei Beni culturali della Provincia (tali documenti saranno a disposizione di studiosi e delle nuove generazioni che vorranno approfondire la storia); il rinnovo di diverse filiali e in particolare delle ex sedi, (Denno, Verla di Giovo, Lavis, Livo, ..) sia per rendere gli ambienti di lavoro più funzionali sia per l’efficientamento energetico che vedrà anche la promozione e la partecipazione delle Comunità energetiche (già presente in Rotaliana, da costituire in Val di Non).
Ultimo punto all’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali. Alla carica di Consigliere di Amministrazione sono stati votati Stefano Conforti con 1429 voti, Mirko Busetti con 1.403 voti, Daniela Dessimoni con 1.148.
Fonte: Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo
Autore: Redazione
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