17 maggio 2024
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Fondazione Cassa Rurale di Trento: consegnata ad Anna Calliari la Borsa di Studio 2023

Rinviata lo scorso dicembre per impegni di studio della vincitrice, stamani Palazzo Benvenuti di via Belenzani a Trento ha ospitato la consegna del prestigioso riconoscimento istituito dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento.

Da sinistra Rossana Gramegna e Anna Calliari

Lo scorso dicembre l’assegnazione, stamani la consegna nell’elegante ambientazione di Caffè Benvenuti di via Belenzani a Trento.

Anna Calliari, 25 anni di età, con laurea magistrale in Biotechnology and medical biology all’Università Vita - Salute San Raffaele di Milano, si era aggiudicata una delle tre Borse di Studio della Fondazione Cassa Rurale di Trento per l’anno 2023.

Considerato che, la vincitrice, alla fine dello scorso anno si trovava negli Stati Uniti e il suo rientro era programmabile solo in base agli sviluppi della ricerca previsti in questo periodo,  la cerimonia di consegna si è tenuta oggi rispetto alla collocazione tradizionale.

Il riconoscimento è stato consegnato da Rossana Gramegna, presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento. “E’ un po’ il fiore all’occhiello delle nostre attività – ha osservato -  perché riteniamo che lo studio sia importante. Il nostro è un riconoscimento che viene assegnato a chi è impegnato in un percorso di assoluta eccellenza”.

Alla cerimonia ha partecipato l’intero consiglio di amministrazione della Fondazione. Tra i presenti anche Ermanno Villotti e Gabriele Delmonte, rispettivamente vicepresidente vicario e direttore generale di Banca per il Trentino Alto Adige.

La Borsa di Studio “ha un grandissimo valore sia da un punto di vista simbolico come riconoscimento di merito  – ha aggiunto Anna Calliari – ma anche dal punto di vista economico per darmi la possibilità di portare avanti il mio progetto di ricerca in ambito scientifico”.

Il Comitato di valutazione formato dal presidente Sandro Bolognesi, direttore generale di Cassa Centrale Banca, Lucia Martinelli, biologa ricercatrice presso Muse, e Antonio Carlini (presente stamani) musicologo e direttore artistico della Società Filarmonica di Trento, aveva ritenuto il progetto presentato della giovane ricercatrice di Volano, corrispondente alle finalità del bando che premia progetti di "alto livello di studio o perfezionamento o ricerca”.

Il progetto della laureata trentina è "The role of TMEM106B in Frontotemporal dementia, Alzheimer's disease and related neurodegenerative processes” (Il ruolo di TMEM106B nella demenza frontotemporale, Alzheimer e patologie neurodegenerative) ed è in svolgimento presso la Mayo Clinic di Jacksonville (Florida – Stati Uniti d’America).

L'obiettivo è lo studio e la comprensione del ruolo di una proteina lisosomiale nell'accrescimento del rischio di malattie neurodegenerative come demenza frontotemporale e Alzheimer, investigando i meccanismi molecolari alla base del quadro clinico-neuropatologico.

“Il Comitato – era stato spiegato dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento - ha valutato di non proporre l’assegnazione delle Borse di Studio negli ambiti economico-giuridico e umanistico-artistico non rivenendo, nelle domande presentate, elementi di significativo rilievo congruenti con le finalità del bando”.

Le Borse di Studio, ognuna del valore di 12mila euro, istituite dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento sono indirizzate ai “giovani cervelli” delle zone dove agisce Cassa di Trento con sede e rete di sportelli. Sono destinate a laureate e laureati che intendano iniziare o proseguire un progetto di alto livello di studio o perfezionamento o ricerca, presso Università o Istituzioni italiane o estere, pubbliche o private.

Autore: Diego Nart - Ufficio Stampa Federazione Trentina della Cooperazione