Montagna, parole e forza. Percorsi femminili verso nuovi orizzonti
Il coraggio che nasce dal dolore e infonde speranza, ma anche l’importanza del coltivare un senso di comunità, perché solo l’impegno condiviso consente di ottenere dei cambiamenti reali e duraturi. Sono questi i temi, le traiettorie lungo le quali si sono sviluppati, ieri sera, i percorsi femminili stimolati dall’associazione Donne in Cooperazione nel corso di una serata dedicata alla ricerca di una narrazione altra delle donne.
Per televisioni e radio immagini della serata e interviste a Nadia Martinelli, Valeria Tron e Melania Corradini al link https://cooperazionetrentina.broadcaster.it/it/media-news-releases/associazione-donne-cooperazione-montagna-parole-e-forza/
Per televisioni e radio immagini della serata e interviste a Nadia Martinelli, Valeria Tron e Melania Corradini al link https://cooperazionetrentina.broadcaster.it/it/media-news-releases/associazione-donne-cooperazione-montagna-parole-e-forza/
Il coraggio, il suo legame con il dolore ma anche con la speranza, è stato il protagonista dell’incontro “Montagna, parole e forza. Percorsi femminili verso nuovi orizzonti”, organizzato ieri sera dall’associazione Donne in Cooperazione. “In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne – ha spiegato Nadia Martinelli, presidente dell’associazione – abbiamo scelto di dare spazio a una narrazione che vede le donne valorizzate per le capacità che sanno esprimere, per i mille talenti che sanno mettere a disposizione e, soprattutto, per la forza che le caratterizza”.
Grazie alle testimonianze di Valeria Tron, illustratrice, cantautrice, scrittrice e artigiana del legno, e Melania Corradini, ex sciatrice alpina italiana paralimpica, ha preso forma un racconto intimo, personale, ma allo stesso collettivo e universale, capace di toccare gli animi delle persone presenti. Il racconto dell’autrice di “L’equilibrio delle lucciole” e di “Pietra dolce” ha preso il via dalla sua terra, una montagna di attitudine e non di altitudine, come lei stessa l’ha definita, e dalla sua lingua, il patois, la lingua valdostana, “una lingua di terra che parla ad altre intelligenze, che sono sensoriali”. Partendo dall’etimologia della parola coraggio, che significa mettere il cuore, Tron ha raccontato la sua infanzia, il legame con la famiglia, la comunità e la terra, che le hanno permesso di sperimentare la vera essenza del coraggio, una forza d’animo che “non ha niente a che fare con la forza fisica, ma che significa assorbire l’altro per diventare forza insieme”. Un racconto completato dalla testimonianza di Corradini, per la quale “il coraggio è fatto da un insieme di persone. Nel mio caso, ad esempio, il coraggio è stato più della mia famiglia che mio”. La sciatrice medaglia d’argento paralimpica nel 2010 ha raccontato anche come la libertà di scelta che ha sempre vissuto le abbia permesso di sperimentare esperienze diverse.
Educazione, inclusione e senso di comunità sono stati i temi ripresi più volte dalle persone intervenute, mettendo l’accento sulla necessità di sviluppare una consapevolezza che permetta di andare oltre stereotipi e pregiudizi, valorizzando le differenze di ogni persona, oltre al genere. E, in questa direzione, va anche il progetto che il Gruppo Donne Vallarsa, rappresentato ieri da Marta Stoffella, assessora alle politiche sociali del Comune di Vallarsa, ha realizzato in collaborazione con l’associazione Donne in Cooperazione: una campagna di sensibilizzazione per la diffusione di una cultura basata su rispetto e parità di genere e contro ogni forma di violenza.
All’evento è intervenuta, portando un saluto, anche la deputata Sara Ferrari, che ha offerto aggiornamenti sul lavoro svolto dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere di cui fa parte, e ha fatto i complimenti all’associazione Donne in Cooperazione per la loro capacità di “organizzare momenti che danno tanto alle persone che si prendono il tempo di partecipare”.
Grazie alle testimonianze di Valeria Tron, illustratrice, cantautrice, scrittrice e artigiana del legno, e Melania Corradini, ex sciatrice alpina italiana paralimpica, ha preso forma un racconto intimo, personale, ma allo stesso collettivo e universale, capace di toccare gli animi delle persone presenti. Il racconto dell’autrice di “L’equilibrio delle lucciole” e di “Pietra dolce” ha preso il via dalla sua terra, una montagna di attitudine e non di altitudine, come lei stessa l’ha definita, e dalla sua lingua, il patois, la lingua valdostana, “una lingua di terra che parla ad altre intelligenze, che sono sensoriali”. Partendo dall’etimologia della parola coraggio, che significa mettere il cuore, Tron ha raccontato la sua infanzia, il legame con la famiglia, la comunità e la terra, che le hanno permesso di sperimentare la vera essenza del coraggio, una forza d’animo che “non ha niente a che fare con la forza fisica, ma che significa assorbire l’altro per diventare forza insieme”. Un racconto completato dalla testimonianza di Corradini, per la quale “il coraggio è fatto da un insieme di persone. Nel mio caso, ad esempio, il coraggio è stato più della mia famiglia che mio”. La sciatrice medaglia d’argento paralimpica nel 2010 ha raccontato anche come la libertà di scelta che ha sempre vissuto le abbia permesso di sperimentare esperienze diverse.
Educazione, inclusione e senso di comunità sono stati i temi ripresi più volte dalle persone intervenute, mettendo l’accento sulla necessità di sviluppare una consapevolezza che permetta di andare oltre stereotipi e pregiudizi, valorizzando le differenze di ogni persona, oltre al genere. E, in questa direzione, va anche il progetto che il Gruppo Donne Vallarsa, rappresentato ieri da Marta Stoffella, assessora alle politiche sociali del Comune di Vallarsa, ha realizzato in collaborazione con l’associazione Donne in Cooperazione: una campagna di sensibilizzazione per la diffusione di una cultura basata su rispetto e parità di genere e contro ogni forma di violenza.
All’evento è intervenuta, portando un saluto, anche la deputata Sara Ferrari, che ha offerto aggiornamenti sul lavoro svolto dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere di cui fa parte, e ha fatto i complimenti all’associazione Donne in Cooperazione per la loro capacità di “organizzare momenti che danno tanto alle persone che si prendono il tempo di partecipare”.
Autore: redazione
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La serata ospitata alla Cantina sociale di Trento
La presidente dell'associazione Donne in Cooperazione, Nadia Martinelli