Settant’anni di “Famiglia”. A Canazei
La ricorrenza è stata festeggiata durante l’assemblea dei soci che ha approvato i risultati dell’esercizio numero settanta.
Assemblea del settantesimo di fondazione per la Famiglia Cooperativa di Canazei.
“Siamo impegnati sul presente con lo sguardo rivolto al futuro. L’ieri rappresenta il passato e pensare al domani ci rende consapevoli che, la Famiglia Cooperativa, non l’abbiamo solamente ereditata dai nostri padri ma l’abbiamo ricevuta in prestito dai nostri figli”.
Così Giorgio Debertol, presidente della Famiglia Cooperativa di Canazei, realtà del consumo cooperativo diretta da Gianluca Daberto a capo di uno staff di ventuno collaboratori. Il numero di soci supera il mezzo migliaio. Il fatturato è di 4 milioni e mezzo di euro, in leggero aumento rispetto a dodici mesi fa. Oltre alla sede di Canazei, la Famiglia Cooperativa conta il punto vendita di Alba. “La cooperativa – è stato ricordato – è in ottima salute sia finanziaria e sia economica”. I numeri del bilancio (approvato dall'assemblea all'unanimità) sono stati presentati da Ivano Rinaldi, consulente del settore cooperative di consumo della Federazione Trentina della Cooperazione. Sono stati confermati i due consiglieri in scadenza: Remigio Iori e Pierluigi Pollam.
Una storia, quella della cooperativa di consumo dell’alta Val di Fassa, che inizia il 14 marzo 1948 quando, alla presenza del notaio Romano Nardin, sessanta soci firmano l’atto di costituzione della nuova cooperativa. “Il presidente, Antonio Deflorian, quale membro del Comitato di separazione (dalla consorella di Campitello) – è stato ricordato - relaziona sull’esito dell’operazione e parla della convenienza di un prestito interno da attingere direttamente dai soci. La quota di ingresso per chi intende far parte della compagine sociale è di lire cinquecento”.
E’ uno dei tanti ricordi contenuti nel “fresco di stampa” pubblicato in occasione del settantesimo di fondazione. “Risponde e soddisfa le richieste giunte dopo il cinquantesimo dalle tante persone che non avevano avuto la possibilità di ricevere e apprezzare il libro (perché esaurito) dedicato ai primi cinquant’anni della nostra cooperativa di consumo – ha spiegato Debertol – E’ stato scelto, così, di dare vita a una ristampa anastatica di quanto prodotto per il primo mezzo secolo della cooperativa di consumo (1998) e realizzare una appendice, curata dal nostro direttore Daberto, dedicata ai fatti principali dalla fine degli anni Novanta ai giorni nostri”.
Nel libro sono ricordati i presidenti: Antonio Deflorian, Giovanni Riz, Giovanbattista Debertol, Colombo Dantone e, dal 1992, Giorgio Debertol. Accanto a loro i direttori Cipriano Bernard, Silvio Boninsegna, Isidoro Dellandrea, Eligio Valeruz, Stefano Bernard, Armando Nicolussi, Marco Monsorzo, Michele Demarchi e Gianluca Daberto.
Tra le fotografie pubblicate nel libro, una ritrae la sede della Famiglia vestita di rosa, in occasione dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia. “Al di là del riferimento strettamente sportivo – è stato evidenziato - l’immagine potrebbe simboleggiare l’augurio da indirizzare alla Famiglia Cooperativa di Canazei perché, il suo domani, sia davvero di colore rosa”.
Gli interventi
Durante l'assemblea del settantesimo sono intervenuti Mauro Fezzi, presidente della Cooperazione Trentina, e Renato Dalpalù, presidente di Sait. "La Famiglia Cooperativa di Canazei è realtà con un bilancio positivo e rappresenta davvero un bell'esempio - ha osservato Fezzi. Una ricorrenza importante quella del settantesimo, tappa di un percorso poggiato sulle spalle di uomini di grande buona volontà in particolare nei momenti iniziali subito dopo la seconda Guerra Mondiale".
E' un "piacere partecipare al compleanno di una signora con questa solidità e questi risultati - ha osservato Dalpalù - Merito sicuramente dei soci, dei vertici. del direttore e dei suoi collaboratori".
Al settantesimo di fondazione ha partecipato anche Paola Dal Sasso, vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione per il settore del consumo.