"Ripartire con giudizio, ma ripartire". Oggi il team Economia della Pat ha incontrato il Terzo settore
I rappresentanti del Terzo Settore hanno partecipato oggi ad una delle video conferenze tenute dalla "task force" provinciale sul futuro dell'economia e coordinata dall'assessore Achille Spinelli. Precedentemente il team, moderato dal prof. Enrico Zaninotto e dal dirigente della Provincia Giovanni Gardelli, aveva incontrato sindacati ed enti locali.
“Oggi sono emersi stimoli importanti – ha sottolineato l’assessore Spinelli al termine degli incontri – in primo luogo, dobbiamo unire le forze e immaginare assieme un futuro diverso.
Fra i tanti spunti emersi: l'importanza dello smart-working e conseguenti investimenti nell’infrastrutturazione digitale e nella formazione, difesa dei soggetti deboli sul mercato del lavoro, anche rivedendo strumenti ‘maturi’ come il Progettone, uso della leva dei lavori pubblici, velocizzazione delle pratiche della pubblica amministrazione e sburocratizzazione.
“Non perdere lavoro è un obiettivo fondamentale – ha detto Zaninotto in premessa –perché conservare lavoro significa ridurre l’incidenza di misure per il sostegno al reddito, ma anche conservare le competenze”.
Altri due elementi da considerare, per il loro impatto “trasversale” su tutti gli altri, sono la necessità di snellire e velocizzare le pratiche burocratico-amministrative e parallelamente stabilire delle priorità nello schema degli interventi futuri, a fronte di risorse che saranno comunque scarse.
Le sfide del terzo settore
L'incontro con i rappresentanti del terzo settore, introdotto dal professor Zaninotto, ha visto fra gli altri la partecipazione del vicepresidente della Provincia Tonina, che ha sottolineato l’importanza del protocollo di collaborazione siglato nei mesi scorsi con la Cooperazione trentina, che potrebbe essere ulteriormente rafforzato.
Tonina si è detto fiducioso che il Trentino ce la possa fare, sia grazie alla sua storia fatta di autonomia e di cooperazione, che attraverso il confronto e la collaborazione dei soggetti direttamente interessati e della comunità.
Al terzo settore, ha detto, va riconosciuta centralità in ambito economico, anche per scongiurare il pericolo che siano esclusi dalla ripartenza i soggetti più deboli.
Fra gli interventi dei rappresentanti del mondo delle associazioni e del non-profit, ma anche degli esperti e dei docenti che si sono confrontati con questa realtà complessa e sfaccettata, quelli di Michele Odorizzi (Kaleidoscopio, Cooperazione Salute) che ha posto l’accento sulla liquidità delle imprese e sulla necessità di pensare a nuove modalità di lavoro in un ambito in cui l’aspetto relazionale è molto importante, e di Serenella Cipriani (Consolida) che ha evidenziato il ruolo del terzo settore in ambito scolastico, per il supporto alle persone più fragili in ambito di bisogni educativi speciali.
Paolo Fellin (Vales) ha ricordato il problema dei lavoratori che non possono ripartire perché i cantieri sono chiusi, suggerendo anche di valorizzare strumenti come il telesoccorso e il telecontrollo, per presidiare da remoto utenti che sono a domicilio.
Luciano Enderle (Anffas) ha espresso preoccupazione per la possibilità che si passi da un’emergenza sanitaria ad una sociale, mentre Walter Viola ha messo al primo posto la necessità di far tornare il Trentino a lavorare a pieno regime, evidenziando inoltre come si assista a segnali di welfare generativo molto forti.
Massimo Occello (Fai, Consulta Salute) ha esaminato i temi più attuali in campo normativo (affidamenti non competitivi, coprogettazione e aiuti di Stato), mentre il direttore della Federazione Alessandro Ceschi ha sollecitato coordinamento, orientamento e omogeneità per avere servizi gestiti in modo coordinato.
Roberto Poli ha posto l’accento sul fatto che questo periodo offre la possibilità di fare sperimentazione e mettere in moto decisioni per prepararsi al dopo, mentre Luca Erzegovesi ha proposto di pensare anche a nuove fonti di found raising.
Il professor Salomone ha evidenziato l’importanza di individuare le priorità e i target, con attenzione anche ai soggetti esclusi dalla protezione, sapendo che alle priorità si legano le risorse.
Mario Calderini infine ha posto l’accento sui temi dell’organizzazione del terzo settore e della sua centralità nelle politiche di ripartenza economica.
[estratto da comunicato stampa Pat - mp]