Rigotti: bene il sostegno alle imprese agricole previsto dal Dl Aiuti Bis per fronteggiare la siccità
“Ma sono necessari interventi strutturali. Occorre definire, anche attraverso le risorse Pnrr, una strategia di medio-lungo periodo per affrontare, con un approccio preventivo, l'emergenza siccità".
“Accogliamo con favore l’iniziativa, introdotta nel decreto-legge Aiuti bis, di sostenere le imprese agricole colpite, anche durante questa campagna vitivinicola, dalla prolungata siccità. Ma per dare una risposta concreta ai produttori occorre lavorare per la realizzazione di interventi strutturali sul territorio”. Così Luca Rigotti, Coordinatore del settore vitivinicolo dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari commenta, tra le misure contenute nel decreto-legge Aiuti bis, lo stanziamento di 200 milioni di euro a valere sul Fondo di Solidarietà nazionale per sostenere le imprese agricole non coperte da assicurazione.
“Sempre più frequentemente ci troviamo di fronte agli effetti della siccità – ha proseguito Rigotti – un’emergenza che quindi deve essere affrontata, con un approccio preventivo, mediante una pianificazione di soluzioni efficaci e di investimenti finalizzati a potenziare e adeguare le infrastrutture idriche”.
Sono ingenti le perdite del sistema idrico – il 36,2% secondo l’ultimo rapporto Istat – a fronte di una scarsa capacità di stoccaggio dell’acqua piovana, pari a solo l’11%, una condizione che, spiega Luca Rigotti, deve essere urgentemente affrontata con una strategia di efficientamento dei sistemi irrigui, tenendo conto anche delle risorse messe a disposizione dal Pnrr, pari a 880 milioni di euro stanziati per l’investimento 4.3 (“Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”) nell’ambito della Componente M2C4 Tutela del territorio e del patrimonio idrico.
Occorre quindi una strategia di medio-lungo periodo che consideri anche il ruolo dell’agricoltura di precisione che, con l’adozione di sistemi di irrigazione innovativi e tecnologici, consente di intervenire determinando un notevole risparmio idrico, riducendo gli sprechi e, conseguentemente, i costi di esercizio.
Sempre in relazione ai costi, ha concluso Luca Rigotti, “l’emergenza siccità si è inserita in una campagna già gravemente caratterizzata dagli incrementi dei costi delle commodities energetiche, dei fattori della produzione, dei materiali di imballaggio e dei trasporti, una situazione che rischia di provocare ulteriori pesanti effetti sui margini e sulla competitività delle imprese vitivinicole e che per questo richiede un rapido e sinergico intervento delle istituzioni”.
Fonte: Ufficio Stampa Confcooperative