Rialzo dei tassi di interesse, il confronto al Tavolo per il Credito
A seguito dei nuovi annunciati rialzi dei tassi di interesse e per valutare gli impatti derivanti dagli incrementi decisi dalla Bce su famiglie e imprese, è stato convocato nei giorni scorsi il Tavolo per il Credito, promosso dall’assessorato allo sviluppo economico ricerca e lavoro, che ha visto protagonisti i rappresentanti delle banche del territorio e delle categorie economiche.
Il tavolo di confronto, presieduto dall'assessore Achille Spinelli, si è svolto tra Provincia autonoma di Trento, Cassa del Trentino, Banche, Enti di Garanzia e categorie economiche ed ha visto la partecipazione, tra gli altri, del direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, delle dirigenti generali della PAT Laura Pedron (Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro) e Luisa Tretter (Dipartimento affari finanziari) e del direttore generale di Cassa del Trentino Lorenzo Bertoli.
“L'obiettivo di questo tavolo di lavoro è quello di mantenere viva la collaborazione e il confronto, al fine di lavorare assieme per cercare di alleggerire il peso dell’indebitamento delle famiglie e delle imprese particolarmente colpite dagli aumenti dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea, anche alla luce degli annunciati ulteriori rialzi. L’invito è quello di condividere azioni da adottare per far fronte a questa problematica, attivando misure e strumenti adeguati, non solo per superare la difficoltà del momento, ma anche per stimolare gli investimenti e guardare con fiducia al futuro. Strategico un efficace gioco di squadra tra settore pubblico e privato, per affrontare rapidamente ed efficacemente sfide complesse”, ha sottolineato l’assessore Spinelli, ringraziando i numerosi partecipanti per la presenza. "Utili le informazioni raccolte – ha poi concluso l’assessore - sia per comprendere la portata degli impatti derivanti del rialzo dei tassi che per valutare le possibili azioni di sistema per le famiglie e le imprese. Ricordo inoltre che alcuni strumenti diretti alle imprese sono ancora oggi attivi e sono stati sviluppati dalla Provincia per sostenere le esigenze di credito delle piccole e medie imprese durante il caro prezzi energetici - protocollo energia e microcredito Confidi - con tassi di interesse e procedure di accesso molto vantaggiosi.”
Per controllare le aspettative inflazionistiche, la Banca Centrale Europea (BCE) ha intrapreso una politica monetaria restrittiva, volta ad innalzare i tassi di interesse verso livelli che potessero assicurare un rientro dell’inflazione su valori coerenti con l’obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine: a partire dallo scorso 21 luglio 2022, il Consiglio direttivo della BCE ha pertanto deciso otto aumenti dei tassi di interesse. In considerazione delle tensioni in atto sui mercati finanziari, il Consiglio della BCE ha dichiarato che, qualora necessario, interverrà per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell'eurozona e ha annunciato che sono previsti ulteriori aumenti anche in occasione della prossima riunione del 27 luglio. In questo scenario, i rischi maggiori riguardano il credito a imprese e famiglie.
Ai primi segnali di possibili difficoltà il titolare del mutuo è opportuno si rivolga alla propria banca per valutare le possibili soluzioni per affrontare l’aumento dei tassi di interesse e ottenere le informazioni utili per comprendere le diverse opzioni e per valutare preventivamente gli impatti. Tra le azioni concrete, da valutarsi caso per caso: allungamento della durata del mutuo, trasformazione del mutuo da tasso variabile a tasso fisso (previsto dalla legge di bilancio 2023), riduzioni del tasso applicate alle rate scadenti nel 2023, moratorie, surroghe.
I rappresentanti delle banche del territorio hanno quindi presentato le azioni e le misure messe in campo per mitigare l’onere a carico delle famiglie e delle imprese, segnalando che fortunatamente nel nostro territorio vi è ancora una buona sostenibilità del debito. Le banche del territorio monitorano attentamente la situazione svolgendo periodici stress test con l’obiettivo di intervenire sulle singole posizioni mettendo in campo un programma di sostegno per i privati e per le famiglie prevedendo forme di flessibilità nel rimborso dei mutui in termini di moratorie e allungamento delle scadenze; per quanto riguarda le imprese sono previste forme di flessibilità sui nuovi mutui ma anche per i mutui in essere. Secondo i dati della Banca d’Italia, alla fine del 2022 il credito bancario al settore privato non finanziario ha registrato un calo marcato in Trentino. La qualità del credito si è mantenuta elevata; il tasso di deterioramento si è ridotto sia per le famiglie sia per le imprese, riflettendo una capacità di rimborso del debito adeguata. La rigidità delle regole dell’EBA (Autorità Bancaria Europea) condiziona sicuramente l’operatività delle Banche sia per quanto riguarda le azioni messe in campo nei confronti delle famiglie che delle imprese.
Importanti sono stati anche gli spunti di riflessione dei rappresentanti delle categorie economiche, che hanno sottolineato come sia necessario pensare e mettere in campo strumenti e azioni per soddisfare le esigenze delle imprese, tenendo conto della loro dimensione. Sicuramente le moratorie e gli allungamenti delle durate rappresentano una boccata d’ossigeno, ma oltre alla risposta emergenziale bisogna guardare al futuro e lavorare anche per sostenere gli investimenti, sviluppando una cultura finanziaria nel tessuto imprenditoriale.
Nel corso dei lavori è stato espresso apprezzamento per le misure messe in campo dalla Provincia per facilitare l’accesso al credito: dall’intervento del Fondo Strategico, al Protocollo Energia (https://www.provincia.tn.it/Servizi/Protocollo-Energia-credito), al tema delle garanzie degli enti trentini, alla recente partecipazione in Euregio plus, fino all'approvazione della nuova legge 6 del 2023 sugli incentivi alle imprese. "La nuova legge unica sull’economia è un provvedimento strategico – ricorda l’Assessore Spinelli. Forse il più centrale, per quanto riguarda il sostegno al nostro tessuto produttivo, visto che governa tutti gli interventi pubblici in materia di impresa, innovazione, tecnologia, crescita, internazionalizzazione, patrimonializzazione. È una legge che guarda al futuro, che prevede combinazione di strumenti per stimolare la crescita".
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento
“L'obiettivo di questo tavolo di lavoro è quello di mantenere viva la collaborazione e il confronto, al fine di lavorare assieme per cercare di alleggerire il peso dell’indebitamento delle famiglie e delle imprese particolarmente colpite dagli aumenti dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea, anche alla luce degli annunciati ulteriori rialzi. L’invito è quello di condividere azioni da adottare per far fronte a questa problematica, attivando misure e strumenti adeguati, non solo per superare la difficoltà del momento, ma anche per stimolare gli investimenti e guardare con fiducia al futuro. Strategico un efficace gioco di squadra tra settore pubblico e privato, per affrontare rapidamente ed efficacemente sfide complesse”, ha sottolineato l’assessore Spinelli, ringraziando i numerosi partecipanti per la presenza. "Utili le informazioni raccolte – ha poi concluso l’assessore - sia per comprendere la portata degli impatti derivanti del rialzo dei tassi che per valutare le possibili azioni di sistema per le famiglie e le imprese. Ricordo inoltre che alcuni strumenti diretti alle imprese sono ancora oggi attivi e sono stati sviluppati dalla Provincia per sostenere le esigenze di credito delle piccole e medie imprese durante il caro prezzi energetici - protocollo energia e microcredito Confidi - con tassi di interesse e procedure di accesso molto vantaggiosi.”
Per controllare le aspettative inflazionistiche, la Banca Centrale Europea (BCE) ha intrapreso una politica monetaria restrittiva, volta ad innalzare i tassi di interesse verso livelli che potessero assicurare un rientro dell’inflazione su valori coerenti con l’obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine: a partire dallo scorso 21 luglio 2022, il Consiglio direttivo della BCE ha pertanto deciso otto aumenti dei tassi di interesse. In considerazione delle tensioni in atto sui mercati finanziari, il Consiglio della BCE ha dichiarato che, qualora necessario, interverrà per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell'eurozona e ha annunciato che sono previsti ulteriori aumenti anche in occasione della prossima riunione del 27 luglio. In questo scenario, i rischi maggiori riguardano il credito a imprese e famiglie.
Ai primi segnali di possibili difficoltà il titolare del mutuo è opportuno si rivolga alla propria banca per valutare le possibili soluzioni per affrontare l’aumento dei tassi di interesse e ottenere le informazioni utili per comprendere le diverse opzioni e per valutare preventivamente gli impatti. Tra le azioni concrete, da valutarsi caso per caso: allungamento della durata del mutuo, trasformazione del mutuo da tasso variabile a tasso fisso (previsto dalla legge di bilancio 2023), riduzioni del tasso applicate alle rate scadenti nel 2023, moratorie, surroghe.
I rappresentanti delle banche del territorio hanno quindi presentato le azioni e le misure messe in campo per mitigare l’onere a carico delle famiglie e delle imprese, segnalando che fortunatamente nel nostro territorio vi è ancora una buona sostenibilità del debito. Le banche del territorio monitorano attentamente la situazione svolgendo periodici stress test con l’obiettivo di intervenire sulle singole posizioni mettendo in campo un programma di sostegno per i privati e per le famiglie prevedendo forme di flessibilità nel rimborso dei mutui in termini di moratorie e allungamento delle scadenze; per quanto riguarda le imprese sono previste forme di flessibilità sui nuovi mutui ma anche per i mutui in essere. Secondo i dati della Banca d’Italia, alla fine del 2022 il credito bancario al settore privato non finanziario ha registrato un calo marcato in Trentino. La qualità del credito si è mantenuta elevata; il tasso di deterioramento si è ridotto sia per le famiglie sia per le imprese, riflettendo una capacità di rimborso del debito adeguata. La rigidità delle regole dell’EBA (Autorità Bancaria Europea) condiziona sicuramente l’operatività delle Banche sia per quanto riguarda le azioni messe in campo nei confronti delle famiglie che delle imprese.
Importanti sono stati anche gli spunti di riflessione dei rappresentanti delle categorie economiche, che hanno sottolineato come sia necessario pensare e mettere in campo strumenti e azioni per soddisfare le esigenze delle imprese, tenendo conto della loro dimensione. Sicuramente le moratorie e gli allungamenti delle durate rappresentano una boccata d’ossigeno, ma oltre alla risposta emergenziale bisogna guardare al futuro e lavorare anche per sostenere gli investimenti, sviluppando una cultura finanziaria nel tessuto imprenditoriale.
Nel corso dei lavori è stato espresso apprezzamento per le misure messe in campo dalla Provincia per facilitare l’accesso al credito: dall’intervento del Fondo Strategico, al Protocollo Energia (https://www.provincia.tn.it/Servizi/Protocollo-Energia-credito), al tema delle garanzie degli enti trentini, alla recente partecipazione in Euregio plus, fino all'approvazione della nuova legge 6 del 2023 sugli incentivi alle imprese. "La nuova legge unica sull’economia è un provvedimento strategico – ricorda l’Assessore Spinelli. Forse il più centrale, per quanto riguarda il sostegno al nostro tessuto produttivo, visto che governa tutti gli interventi pubblici in materia di impresa, innovazione, tecnologia, crescita, internazionalizzazione, patrimonializzazione. È una legge che guarda al futuro, che prevede combinazione di strumenti per stimolare la crescita".
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento
Autore: Redazione