Nasce “Banca per il Trentino Alto Adige – Bank fűr Trentino-Südtirol - credito cooperativo italiano”
I Consigli di Amministrazione di “Cassa Rurale Novella ed Alta Anaunia” e “Cassa di Trento” hanno condiviso il comune interesse ad avviare un processo di aggregazione finalizzato a dare vita ad una “nuova” banca di credito cooperativo. Un progetto innovativo e lungimirante, per alcuni aspetti inedito nel panorama del Credito Cooperativo trentino che vedrà la nascita di una Cassa Rurale a connotazione territoriale regionale, la più grande per dimensioni, caratterizzata da una forte presenza nelle valli percorse dal fiume Adige, da Merano a Rovereto, e nel territorio dell’Alta Val di Non, ambiti geografici strategici per l’economia regionale.
La “nuova” Cassa Rurale prenderà, quindi, il nome di “Banca per il Trentino Alto Adige – Bank fűr Trentino-Südtirol – credito cooperativo italiano”, coniugando il necessario radicamento territoriale con l’ampiezza di visione richiesta per interpretare tempi di grandi cambiamenti economici, sociali e culturali.
Molte sono le considerazioni emerse dal confronto fra i due Consigli e che si ritrovano nelle rispettive delibere di approvazione del progetto, adottate all’unanimità, in merito ai vantaggi dell’“unione” tra le due Casse, quali:
- una ulteriore valorizzazione del patrimonio ultracentenario delle due realtà, tale da consolidare un legame forte con il territorio, a beneficio dei Soci, dei Clienti, delle Comunità, con rilevanti ricadute positive per il mondo dell’associazionismo;
- un importante rafforzamento della presenza sul territorio, che si accompagnerebbe ad una significativa diversificazione dei mercati di riferimento;
- la nascita di una “nuova” Cassa, caratterizzata da una struttura organizzativa più solida e forte, che potrà servire con ancora maggiore qualità Soci e Clienti attraverso un approccio più dinamico, innovativo e competitivo di quello che oggi possono assicurare le due Casse singolarmente considerate;
- una valorizzazione del “capitale umano” presente nelle due realtà, attraverso una mirata pianificazione dei percorsi di carriera delle persone, funzionale a raggiungere il massimo coinvolgimento dei/delle Collaboratori/Collaboratrici.
Comunità e Territorio
Spiega il Presidente di “Cassa di Trento” Giorgio Fracalossi: “la Valle dell’Adige e l’Alta Valle di Non rappresentano, per il Trentino, un asse fondamentale nella costruzione di rapporti significativi con le vicine e dinamiche comunità altoatesine. Attraverso questo progetto le attuali due Casse Rurali daranno vita ad un’unica realtà di credito cooperativo che andrà a servire un territorio centrale nella nostra regione, fortemente “mitteleuropeo” come formazione culturale, sensibilità sociale e focus di interesse, ancora più aperto alle opportunità di sviluppo che la capillare presenza della nuova Cassa sull’asse Nord-Sud del nostro territorio potrà garantire”. Il Presidente di “Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia” Roberto Graziadei precisa: “si tratta di un’irripetibile occasione per coagulare attorno ad un progetto di Banca territoriale e di Comunità, di cui c’è ancora forte bisogno, questi due importanti territori con positive ricadute per Soci e Clienti”.
La “nuova” Banca potrà contare su:
un unico grande territorio (97 Comuni contando quelli “contigui”, 500.000 abitanti, oltre 30.000 imprese);una straordinaria complementarità di settori economici, fattore importante per una corretta e prudente gestione del rischio (settore pubblico, industria, agricoltura, terziario, commercio, artigianato e turismo);
una presenza mutualistica che riguarderà indistintamente tutti i territori oggi serviti. A tal fine saranno confermate le iniziative a beneficio del mondo dell’associazionismo locale (volontariato sociale, sport, cultura, ecc.), volano di coesione complessiva delle Comunità;
la conferma d’operatività di tutte le attuali filiali della “Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia”, in quanto già oggi distribuite in modo omogeneo ed equilibrato sul territorio. In considerazione, inoltre, della distanza geografica che intercorre tra il territorio dell’Alta Anaunia e la struttura centrale della Cassa è prevista una governance funzionale a garantire adeguata rappresentatività alla realtà dell’Alta Val di Non all’interno dei molteplici organi amministrativi della Cassa ed una autonomia operativa atta a preservare un contatto diretto con Soci, Clienti e con le realtà economiche, istituzionali, sociali e culturali presenti sul territorio.
analogamente sarà valorizzato l’ambito territoriale dell’Alta Valle di Non, con iniziative mirate a stabilire una presenza originale, distintiva, innovativa e tecnologicamente avanzata, con servizi specialistici come il Private Banking, il Wealth Management, la Bancassicurazione, il Corporate Banking per le imprese;
ovviamente sarà forte l’investimento nella crescita culturale, morale e sociale dei territori, promossa e stimolata dall’incontro virtuoso delle due tradizioni culturali e sociali.
Opportuno in questa occasione ricordare come la “Cassa di Trento” sia frutto della fusione di tante piccole Casse (ben 17, nel corso del tempo) fondate e fortemente radicate nei paesi posti sull’asta dell’Adige, nella Valle di Cembra e nei sobborghi di Trento e Rovereto. Allo stesso modo “Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia” ha raccolto l’eredità delle Casse Rurali nate fra fine ‘800 e inizio ‘900 nei borghi di Revò, Cloz, Romallo, Fondo, Brez e Cavareno. Sia “Cassa di Trento” sia “Cassa Rurale Novella ed Alta Anaunia” hanno saputo, dunque, conservare e valorizzare, nei vari processi di fusione, quel patrimonio di esperienza e relazioni costruito dalle rispettive banche originarie, che rappresenta, anche in questo progetto, la radice che le lega saldamente al territorio in cui sono nate e la sorgente da cui attingere ispirazione e nuove motivazioni.
Ambizioni e potenzialità dell’aggregazione
Un aspetto che merita un’ampia valutazione è il posizionamento della “nuova” Cassa sia in termini dimensionali che valoriali. I punti di forza si possono così sintetizzare:
l’indubbia forza della “nuova” Cassa (in classe 1 – la migliore del Modello Risk Based della Capogruppo CCB), per patrimonio, qualità dell’attivo e prospettive reddituali;con la fusione si consoliderà il ruolo di Cassa più importante del Trentino, prima per dimensione e connotazione territoriale regionale e seconda del Gruppo bancario nazionale CCB.;
la Banca sarà provvista di capacità manageriali, competenze, organizzazione, patrimonio e sostenibilità economica adeguate ad affrontare le sfide più complesse ed importanti che l’attuale contesto economico, sociale e culturale pone. Potrà tranquillamente affrontare investimenti innovativi ed ambiziosi, progettare ed introdurre nuovi prodotti e servizi per Soci e Clienti, progredire nella digitalizzazione, sostenere progetti ed iniziative varie nel proprio core business (es: attività dei Team Private e Corporate, Team Bancassicurazione, etc.) ma anche verso il sociale, con particolare attenzione al tema della “transizione ecologica”;
a seguire sinteticamente le principali dimensioni della Cassa, post fusione:
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- patrimonio netto: 321 mln;
- dipendenti: nr. 406;
- soci: nr. 32.539;
- prestiti: 2.215 mln;
- depositi: 5.159 mln;
- massa amministrata: 7.374 mln;
- filiali: 53.