Lo spettacolo “Boomers” ha concluso il Festival Trentino 2060 di Borgo Valsugana
E’ stato lo spettacolo Boomers ad archiviare la quinta edizione del “Festival del pensiero critico” ospitato a Borgo Valsugana tra fine giugno e inizio luglio.
Calato il sipario sul Festival Trentino 2060 è tempo di bilanci per la quinta edizione della quattro giorni conclusa, ieri sera, in Piazza Degasperi a Borgo Valsugana, con lo spettacolo “Boomers” di Marco Paolini e Patrizia Laquidara.
“Boomers parla di una generazione – spiega Davide Battisti, direttore scientifico del Festival Trentino 2060 – La generazione è quella dei baby boom che ha delle colpe, delle virtù, delle responsabilità riguardo all’attualità e al contesto contemporaneo che siamo chiamati ad affrontare. Boomers ha offerto l’occasione per promuovere il dialogo intergenerazionale nella piazza di Trentino 2060 che, da sempre, è animata e caratterizzata da un pubblico eterogeneo formato da giovani e meno giovani”.
Piazza Degasperi gremitissima ha offerto un colpo d’occhio davvero straordinario. Un pubblico di ogni età ha voluto esserci per seguire dal vivo “due ore di spettacolo che – aggiunge Battisti - fa emergere conflitti, dinamiche, percorsi, errori storici, occasioni perdute del passato prossimo, di una generazione che ha avuto un impatto pesante sul pianeta sia in termini ecologici che in termini tecnologici ed economici. Ma nel contempo una generazione che ha prodotto menti brillanti, personalità, energie e idee che quell’impatto hanno cercato di combatterlo”.
Il bilancio dell’edizione 2023 del Festival che ha segnato il primo lustro della giovane storia del Festival è positivo. “Ha registrato il più alto numero di presenze di sempre – precisa Battisti - Un successo nei numeri ma anche nei contenuti. Relatrici e relatori da tutta Italia si sono alternati sul palco di Piazza Degasperi, confrontandosi sullo sfidante concetto di futuro in stand-by, attraverso varie declinazioni come quella storica, politica, economica, psicologica e culturale. Tra le cose che sono emerse vi è certamente la consapevolezza che è ingenuo abbracciare una concezione lineare e necessaria di progresso, mentre è vitale prendersi cura in modo attivo e critico dei processi che modellano il domani e l’idea che noi abbiamo di esso. In sintesi, la quinta edizione di Trentino 2060 lascia un segno profondo in Valsugana, stimolando il dibattito e incoraggiando una maggiore consapevolezza sulla complessità delle sfide più urgenti della nostra contemporaneità”.
Festival Trentino 2060: pensare il presente, immaginare il futuro è promosso dall’Associazione Culturale Agorà in co-promozione con Cassa Rurale Valsugana e Tesino.
“Siamo fieri di esserci fin dalla prima edizione – ha osservato Arnaldo Dandrea, presidente dell’istituto di credito cooperativo – Sostenere questo Festival, organizzato da giovani molto in gamba e molto preparati, è investire sul futuro. E la Cassa Rurale, nella sua veste di banca del territorio, vuole essere partecipe di questo futuro”.
Alla serata hanno partecipato, inoltre, Stefano Modena, presidente della Fondazione Valtes, la Fondazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino, Giacomo Bianchi, presidente Arte Sella, e Marco Odorizzi, direttore della Fondazione Alcide Degasperi che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento finale.
Il Festival Trentino 2060 è sostenuto anche da: Comune di Borgo Valsugana, Fondo Comune delle Casse Rurali Valsugana, Mediocredito Trentino Alto Adige, Fondazione Valtes, Levico Acque, Arte Sella, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Comunità di Valle Valsugana e Tesino, Rifugio Crucolo, Apt Valsugana e Lagorai e il T Quotidiano.