La Cassa Rurale Vallagarina per gli albergatori degli Altipiani Cimbri
Profili evolutivi economico finanziari negli hotel in Trentino. Uno studio promosso da Cassa Centrale Banca in collaborazione con Scouting e al quale per il secondo anno consecutivo la Cassa Rurale Vallagarina ha aderito.
Il settore alberghiero degli Altipiani Cimbri gode di buona salute, secondo i dati presentati agli operatori del settore turistico da Fabio Grazioli di Scouting Spa. In particolare, dalla ricerca emerge un’evoluzione positiva del numero di presenze oltre 11.400, che conferma il trend registrato tra il 2015 il 2017 (+18%). I dati che caratterizzano l’attività delle strutture analizzate, rappresentanti il 49% delle presenze turistiche del territorio esaminato, sono in linea con quelli registrati a livello provinciale: 231 giorni medi di apertura e una media a struttura di 34 camere e 77 posti letti. In crescita di oltre dieci punti percentuali il tasso di occupazione medio, che passa dal 57% del 2016 al 68% del 2017. Positivo anche l’andamento dei ricavi medi, che dal 2015 al 2017 sono cresciuti a livello locale del 14% (+12% a livello provinciale) superando i 548 milioni di euro.
Risultati importanti, che premiano l’impegno e la passione con cui lavorano gli operatori del settore e che permettono di guardare con rinnovata fiducia al futuro.
“Questi numeri – ha commentato Roberta Cuel, intervenuta in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale Vallagarina – rappresentano uno strumento utile sia per la Cassa che per gli operatori, in un contesto di reciprocità che possa aiutare a sostenere e valorizzare al meglio il territorio e il settore turistico alberghiero. Dati economici e finanziari che supportano confronti con altri territori ed ambiti turistici vicini, ma nel contempo diversi. Conoscere per sapersi valutare. Evidenziare le forze e le debolezze del sistema ricettivo, per poter coinvolgere gli attori in idee e atteggiamenti, anche attraverso progetti collettivi, per valorizzare il proprio prodotto e stimolare la grande responsabilità che ogni imprenditore ha in questo contesto”.
“Lo studio – ha aggiunto il vicedirettore Adriano Deimichei – consiste in una comparazione dei vari ambiti turistici, attraverso un approccio sia di tipo qualitativo, in termini di presenze di permanenza e di servizi offerti, sia di tipo quantitativo, attraverso un’analisi economico—finanziaria dei bilanci.”
“Ci auguriamo – ha concluso Cuel – che i nostri Soci e Clienti attivi nel settore alberghiero, grazie a questa iniziativa e al dibattito seguito, abbiano a disposizione uno strumento che possa essere di aiuto per una lettura, anche in chiave prospettica, dell’evoluzione del comparto turistico”.