In Trentino un progetto innovativo di economia circolare per zootecnia e acquacoltura
Partito il progetto sostenuto dal bando del Psr che coinvolge Fem e due aziende per produrre mangimi più sostenibili per polli e pesci.
Produrre mangimi sostenibili per polli e pesci partendo dall'allevamento di un insetto, la mosca soldato nera, è l'obiettivo del progetto Win4Feed (Waste & Insect for Feed), sostenuto dal bando del PSR 2014-2022, che vede partecipare la Fondazione Edmund Mach e due aziende agricole trentine Baolfly srl e Uova di Montagna.
Un modello innovativo di bioeconomia circolare che prevede di sfruttare gli scarti locali della trasformazione agroalimentare per produrre una dieta per la crescita delle larve della mosca soldato in uno specifico impianto pilota implementato dalla start-up Baolfly, coordinatore del progetto; larve che poi diventano alimento per le galline ovaiole. Non è tutto, il cerchio si chiude con un ultimo passaggio: i sottoprodotti dell’allevamento dell’insetto, ovvero esuvie e insetti adulti, vengono riutilizzati come integratori nell’alimentazione delle trote nell’ottica di avere un allevamento zero rifiuti.
In questo progetto di economia circolare la FEM fornirà supporto tecnico-scientifico grazie alle competenze e strumentazioni dell'Unità acquacoltura e idrobiologia del Centro Trasferimento Tecnologico con la collaborazione dell'Unità biotecnologie dei prodotti naturali del Centro Ricerca e Innovazione per l'analisi del microbiota intestinale dei pesci.
"La valorizzazione che farà FEM - evidenzia Filippo Faccenda, responsabile scientifico di progetto e referente della Fondazione - consiste nel nobilitare uno scarto della filiera dell’insetto in un ingrediente per la filiera del pesce, riducendo a sua volta l’impatto ecologico della produzione di acquacoltura. Il prodotto ottenuto dal ciclo dell’insetto verrà sperimentato come sostituto della soia nei mangimi per avicoli; l’insetto, infatti, risulta un ingrediente più sostenibile rispetto alla soia in termini consumo di suolo, acqua e impronta carbonica. Quindi la sua sostituzione con la larva di mosca soldato nera porta, di conseguenza, ad una produzione zootecnica più sostenibile e ad un alimento (uova) meno impattante sull’ambiente".
Fonte: Fem - Fondazione Edmund Mach
Un modello innovativo di bioeconomia circolare che prevede di sfruttare gli scarti locali della trasformazione agroalimentare per produrre una dieta per la crescita delle larve della mosca soldato in uno specifico impianto pilota implementato dalla start-up Baolfly, coordinatore del progetto; larve che poi diventano alimento per le galline ovaiole. Non è tutto, il cerchio si chiude con un ultimo passaggio: i sottoprodotti dell’allevamento dell’insetto, ovvero esuvie e insetti adulti, vengono riutilizzati come integratori nell’alimentazione delle trote nell’ottica di avere un allevamento zero rifiuti.
In questo progetto di economia circolare la FEM fornirà supporto tecnico-scientifico grazie alle competenze e strumentazioni dell'Unità acquacoltura e idrobiologia del Centro Trasferimento Tecnologico con la collaborazione dell'Unità biotecnologie dei prodotti naturali del Centro Ricerca e Innovazione per l'analisi del microbiota intestinale dei pesci.
"La valorizzazione che farà FEM - evidenzia Filippo Faccenda, responsabile scientifico di progetto e referente della Fondazione - consiste nel nobilitare uno scarto della filiera dell’insetto in un ingrediente per la filiera del pesce, riducendo a sua volta l’impatto ecologico della produzione di acquacoltura. Il prodotto ottenuto dal ciclo dell’insetto verrà sperimentato come sostituto della soia nei mangimi per avicoli; l’insetto, infatti, risulta un ingrediente più sostenibile rispetto alla soia in termini consumo di suolo, acqua e impronta carbonica. Quindi la sua sostituzione con la larva di mosca soldato nera porta, di conseguenza, ad una produzione zootecnica più sostenibile e ad un alimento (uova) meno impattante sull’ambiente".
Fonte: Fem - Fondazione Edmund Mach
Autore: Redazione