Festival Trentino 2060: ieri sera il via con Enrico Giovannini
Economista e due volte ministro, Enrico Giovannini è stato l’ospite (in collegamento da remoto) della serata inaugurale della sesta edizione del “Festival Trentino 2060 – pensare il presente, immaginare il futuro” dedicata al tema “Basics: riorientare il futuro”.
Piazza Degasperi a Borgo Valsugana ha offerto il colpo d’occhio delle occasioni importanti, ieri sera, all’appuntamento inaugurale della sesta edizione del “Festival Trentino 2060 – Pensare il presente, immaginare il futuro”.
“A che cosa servono i politici se abbiamo i tecnici?” è stato il tema che ha caratterizzato l’incontro.
In collegamento da remoto (a causa di un impedimento) Enrico Giovannini, economista, già ministro e già presidente dell’Istat - Istituto nazionale di statistica.
In apertura di serata il saluto di benvenuto è stato affidato a Davide Battisti, direttore scientifico del Festival. Presenti, inoltre, il presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino, Arnaldo Dandrea, e l’assessora alla cultura del Comune di Borgo Valsugana Mariaelena Segnana.
Enrico Giovannini, è stato ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dall’aprile del 2013 al febbraio del 2014 nel Governo guidato dal premier Enrico Letta ed è stato ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili dal febbraio 2021 all’ottobre 2022 nel Governo presieduto da Mario Draghi.
Nel dialogo con Francesco Filippi, storico e saggista, Giovannini ha parlato del ruolo e dello spazio della politica dopo un periodo, quello dal 2011 al 2022, che ha visto l’insediamento di due governi tecnici. Un’ora e mezza di conversazione seguita con particolare attenzione dal pubblico. “Un ministro delle infrastrutture – ha detto - può essere definito anche ‘ministro del futuro’. Infatti, la prima cosa che, un ministro delle infrastrutture, dovrebbe fare è un corso zen, poiché è probabile che non inaugurerà nessuna opera che inizia; forse, se è fortunato, vedrà la posa della prima pietra. I politici che tagliano i nastri dovrebbero ricordarsi che, le opere che inaugurano, sono state iniziate da ministri di due o tre legislature precedenti”.
Un tecnico che giura sulla Costituzione opera in base a quello che ritiene sia giusto ma su cose che guardano molto più a lungo e non solo sul breve o sul brevissimo termine anche se non bisogna generalizzare perché abbiamo avuto dei politici che guardavano molto più a lungo, alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni.
“ll nostro Paese non esprime un’idea di futuro – ha aggiunto - Insomma, l’idea che generalmente guida la politica nostrana è che sarà sempre il prossimo governo a occuparsi dei problemi strutturali del Paese”.
Oggi, seconda giornata del Festival. “Basics, riorientare il futuro è il tema della sesta edizione della nostra quattro giorni ambientata nel cuore di Borgo Valsugana fino a domenica prossima, 30 giugno – ha spiegato Battisti – Vale a dire la necessità di ritornare a fissare l’attenzione alle questioni, ai concetti fondamentali che stanno alla base del dibattito pubblico. Il nostro è un Festival proposto a due tipologie di pubblico, uno giovane e uno più adulto con l’obiettivo di promuovere un dialogo intergenerazionale”.