Ecoopera ha archiviato un 2019 di soddisfazioni
L’assemblea dei soci è stata occasione per analizzare i dati del bilancio approvato all’unanimità. Valore della produzione in crescita. La cooperativa è solida come testimoniato dal patrimonio. Durante l’assemblea sono stati premiati cinque soci andati in pensione.
E’ soddisfatto Renzo Cescato, presidente di Ecoopera. Assieme a lui sono soddisfatti le socie e i soci (complessivamente sono 100) della cooperativa nata sette anni dall’unificazione di tre realtà: Lavoro e Servizi Valsugana, la Cicogna Servizi e Cet.
“L’assemblea dei soci di alcuni giorni fa – spiega Cescato - ha approvato il bilancio dell’esercizio 2019, caratterizzato e archiviato con un risultato particolarmente soddisfacente, in deciso aumento se messo a confronto con quanto fatto segnare dodici mesi prima”.
Il valore della produzione del 2019 di Ecoopera ha raggiunto 40 milioni 147 mila euro. L’incremento, rispetto all’esercizio 2018, è stato di 3 milioni e mezzo di euro. Meritevole di una sottolineatura l’aumento dello staff di collaboratrici e collaboratori che, quotidianamente, prestano servizio in questa realtà cooperativa: sono passati da 335 a 423. “Un balzo in avanti di poco inferiore alle cento unità – osserva Cescato – a dimostrazione del considerevole incremento dell’operatività di ogni giorno”.
Non solo numeri. “Infatti – ricorda Cescato – durante il 2019, Ecoopera, ha acquisito quote in alcune società. Operazioni condotte in porto dopo attenta valutazione e che hanno dimostrato la bontà di quanto concretizzato”.
Ecoopera è cooperativa solida. “Lo dimostra un dato su tutti – concludono i vertici – Il patrimonio è di 21 milioni di euro. Solidità che permette di guardare al futuro con fiducia conciliando un moderno agire sul mercato con l’attenzione ai principi ispiratori del movimento cooperativo trentino”.
Durante l’assemblea dei soci sono stati premiati cinque soci che hanno ultimato il proprio percorso professionale e hanno iniziato la loro nuova vita da pensionati. Sono: Tiziana Tasin, Mario Epiboli, Stefano Gelmi, Lucio Rigotti, Giuliano Zotta.
A loro è andato il grazie più sincero “per l’impegno dimostrato nella quotidianità della loro azione e che ha rappresentato un tassello in più di un mosaico che, giorno dopo giorno, si continua a costruire nel pieno spirito della cooperazione, dell’operare insieme per ottenere un risultato che sia un bene di tutti e un bene per tutti”.