Dialoghi sull’educare: il nuovo libro per il decennale del festival EDUCA
Dieci conversazioni con i maggiori esperti nazionali attraverso che ripercorrono temi fondamentali dell’educare oggi: le libertà e le regole, il desiderio e il conflitto, il rapporto tra generazioni e quello tra scuola e famiglia, ma anche l’impatto delle nuove tecnologie, il rapporto tra formazione e lavoro, il rispetto dei diritti, la disabilità e i bisogni educativi speciali.
l nuovo volume "Dialoghi sull'educare" è stato presentato oggi in occasione di una conferenza stampa alla presenza dell'assessore all’Istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, la curatrice del volume Silvia De Vogli, la direttrice del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento Paola Venuti, la vicepresidente del consorzio Consolida Francesca Gennai, il vicesindaco e assessore all'istruzione, formazione e ricerca Cristina Azzolini e il dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura Roberto Ceccato.
“Dialoghi sull’educare”, il nuovo libro pubblicato dalla casa editrice Erickson, è stato realizzato in occasione del decennale di EDUCA, ripercorre i temi del festival dell’educazione, ma non è la cronistoria della manifestazione. Il Comitato promotore (composto dalla Provincia autonoma di Trento, l’Università di Trento e il Comune di Rovereto) l’ha considerato, infatti, una preziosa opportunità per attualizzare i temi affrontati nelle varie edizioni che corrispondono a interrogativi che genitori, insegnanti ed educatori non smettono mai di farsi.
"L'apporto multidisciplinare del libro - sottolinea l'assessore all'istruzione, università e cultura Mirko Bisesti - in particolare ci offre spunti di riflessione sul tema dell'educazione. Nei dialoghi emergono visioni differenti ma anche molte consonanze, una su tutte: il valore politico dell’educazione, il suo essere leva imprescindibile per il futuro non soltanto del singolo uomo e della singola donna, ma dell'intera comunità".
“Convinti che non esistono risposte assolute e definitive, ma che, al contrario, sia necessaria una costante ricerca di possibili strade da percorrere – spiega la curatrice Silvia De Vogli - abbiamo rivolto queste domande ad alcuni fra i massimi esperti italiani: filosofi, sociologi, medici, psicoterapeuti dell’età evolutiva, scienziati cognitivisti, cooperatori. Lo abbiamo fatto seguendo fedelmente il metodo del festival: innanzitutto l’accessibilità. La forma del dialogo con esperti si rifà, infatti, all’idea che i temi educativi richiedono approcci rigorosi, ma nel contempo sono possibili toni e modi accessibili a tutti. Come il festival, poi, questo libro adotta un approccio multidisciplinare considerando l’educazione non solo un campo del sapere specifico, ma una questione trasversale che investe tutte le dimensioni della vita individuale e collettiva, quindi anche della ricerca e degli studi accademici".
Paola Venuti, direttrice del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, oltre ad essere coordinatrice scientifica del festival EDUCA è l’esperta protagonista del dialogo dedicato all’educazione in caso di disabilità e bisogni educativi speciali. “La scuola e le altre agenzie educative sono un contesto di crescita cognitiva e sociale fondamentale per tutte le forme di disabilità, direi salvifico per alcuni tipi di patologie; e questo non perché gli insegnanti siano o debbano diventare terapeuti, ma proprio per il loro ruolo educativo.”
“Credo che EDUCA in questi anni abbia creato molte connessioni territoriali, ha affermato Francesca Gennai, vicepresidente di Consolida. Ora la rete c’è e c’è anche la consapevolezza della centralità dell’educazione; il passo che rimane da fare è l’attuazione, e in particolare, la creazione di situazioni di scambio e confronto che mettano le diverse agenzie educative nella possibilità di allenare lo sguardo e le pratiche verso la continuità educativa".
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento