“Da cosa nasce forma. Erbario fantastico”: nuova mostra alla Batibōi Gallery
Venerdì 6 dicembre, alle ore 15.00, a Cles, inaugurazione nello spazio laboratoriale gestito dalla cooperativa La Coccinella della mostra collettiva delle opere realizzate dai ragazzi, dalle ragazze e dagli adulti di Casa “Sebastiano”.
Venerdì 6 dicembre 2024 a Cles sarà inaugurata la mostra “Da cosa nasce forma. Erbario fantastico”, realizzata insieme a Fondazione Trentina per l’Autismo e a Casa “Sebastiano”. Il momento inaugurale si svolgerà presso la nuova sede BatibōiLAB (Piazza Cesare Battisti), poi sarà possibile visitare gli allestimenti presso la Batibōi Gallery (Piazza Municipio 5), lo spazio espositivo e laboratoriale gestito dalla cooperativa sociale La Coccinella e nato in collaborazione con il Comune e la Biblioteca di Cles. L’esposizione, con allestimento di Marcello Nebl, sarà visitabile fino al 28 marzo 2025, il venerdì, dalle ore 16 alle 18 e sarà accompagnata da un programma di laboratori creativi dal titolo “ASTR-AZIONI!”, aperti a tutti su prenotazione, a cadenza settimanale, ogni venerdì pomeriggio, fino a marzo 2025, dalle 16 alle 18.
Mostra e laboratori sono un ulteriore progetto con il quale la cooperativa La Coccinella promuove l’idea che l’incontro con i linguaggi dell’arte e della bellezza apra ad esperienze estetiche che valorizzano le potenzialità di ogni persona, come sottolineato da Barbara Zoccatelli, coordinatrice pedagogica de La Coccinella che ha coordinato l’attività: «attraverso le proposte di Batibōi Gallery e BatibōiLAB, La Coccinella permette a ciascuno di affinare la propria sensibilità e di approfondire la conoscenza di sé, delle opere e del mondo nella relazione con gli altri. E quando un'esperienza è condivisa produce non solo qualità di pensiero in ciascun individuo, ma qualità relazionale e sociale. Le mostre e i laboratori che proponiamo favoriscono ricerche espressive che accendono curiosità, interesse e meraviglia negli occhi di bambini, giovani e adulti, rendendoli più disponibili a guardarsi intorno. La creatività e l'immaginazione non sono infatti un dono, ma conquiste che si raggiungono attraverso esperienze ripetute che permettono di osservare, sperimentare, scoprire per immaginare e per andare oltre. In questa prospettiva, Batibōi non vuole essere solo una proposta educativa rivolta all'infanzia, un luogo speciale per le emozioni e le percezioni dei bambini, ma un'operazione culturale di ampio respiro rivolta alla comunità, un aiuto a riconoscere la bellezza e a preservarne la presenza, attraverso consapevolezze e valori accessibili e condivisi».
Un ruolo fondamentale quello della Galleria nella promozione dell’arte e sperimentazione di linguaggi creativi confermato anche da Simona Malfatti, Assessora Area Cultura e Formazione del Comune di Cles: «Con “Da cosa nasce forma” Batibōi Gallery conferma la sua vocazione ad essere fucina che ribolle di energia creativa e generativa, un luogo in cui l’arte va incontro alle persone attraverso la meraviglia, la manualità, la sperimentazione, la creatività, la convivialità, un luogo che valorizza l'esperienza artistica come motore del coinvolgimento e della partecipazione di tutte e tutti».
Il punto di partenza per questa nuova esposizione è stato la mostra “Hortus”, ospitata a Palazzo Assessorile fino a fine settembre. Questa ha ispirato un percorso laboratoriale, svolto presso lo spazio BatibōiLAB e tenuto da Isa Nebl, atelierista della cooperativa La Coccinella, intorno al mondo botanico e alla relazione tra essere umano e natura, permettendo ad Alessandro Birsan, Carlo Amendola, Cristiano Gallonetto, Davide Graziosi, Laura Marchi e Marco Skroupan, ragazze, ragazzi e adulti di Casa “Sebastiano”, con le educatrici di Autismo Trentino S.C.S.S.S. Serena Bello, Clara Monaca, Rachele Larcher e Monica Borghesi, di vivere un’esperienza di incontro con l’arte da protagonisti. Hanno potuto sperimentare il piacere di “pensare con le mani”, in un clima di accoglienza e condivisione, come ribadito da Giovanni Coletti, presidente Fondazione Trentina per l’Autismo: «I nostri ragazzi e ragazze hanno potuto vivere un’esperienza stimolante, al di fuori della loro zona di comfort. L’interazione con la comunità è fondamentale per tutti e tutte, le persone con disabilità non fanno eccezione. Le attività artistiche aiutano le persone con autismo a trovare una propria dimensione espressiva, il realizzarle in realtà diverse offre in più l’opportunità di confronto e crescita per promuovere proprio quelle capacità relazionali e comunicative in cui hanno maggiori difficoltà. Ringrazio di cuore il Comune di Cles e la cooperativa la Coccinella e invito tutti a vedere queste opere straordinarie!». Anna Chiara Marangoni, direttrice socio sanitaria coop Autismo Trentino ha aggiunto «Grazie a questa opportunità abbiamo portato all’esterno le competenze dei nostri ragazzi e ragazze con autismo, dando loro modo di confrontarsi con un ambiente artistico vivace. Gli stimoli creativi ricevuti da Batibōi ci hanno permesso di realizzare congiuntamente delle opere artistiche geometricamente uniche. La natura ha fatto da modella ai nostri giovani».
Per maggiori informazioni e per prenotazioni dei laboratori contattare la cooperativa La Coccinella al numero 0463 600168 o alla mail batiboigallery@lacoccinella.coop.
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La Coccinella Società Cooperativa Sociale ONLUS da quasi 30 anni accompagna i percorsi di crescita delle comunità partendo dai desideri, dalle aspettative e dalle risorse che bambini e bambine, ragazzi e ragazze, e famiglie esprimono. Per loro costruisce contesti, opportunità e servizi in ambito educativo, culturale, sociale e sanitario, in collaborazione con le Istituzioni e le altre realtà locali. La cooperativa abita e vive i territori con una forte intenzionalità progettuale per tessere e intrecciare relazioni generative di benessere sociale, attraverso una consolidata capacità di utilizzare linguaggi espressivi differenti, sconfinando creativamente, per integrare una pluralità di sguardi, approcci disciplinari e competenze. La Coccinella abbraccia una visione pedagogica rispettosa delle diverse provenienze delle famiglie e promuove una linea di relazioni volte ad abbattere qualsiasi stereotipo di genere. Sono molteplici le organizzazioni che chiedono alla cooperativa una formazione per innovare approcci, metodologie e strumenti. La sua risposta è quella di costruire percorsi che combinano modalità differenti (in presenza e in remoto), intrecciando saperi teorici con quelli maturati nella pratica quotidiana dei servizi.