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Cooperazione: più sostegni per le attività di formazione a scuola

La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Mario Tonina, ha approvato i nuovi criteri per i sostegni alle attività formative finalizzate a promuovere la cultura e lo spirito cooperativo nelle scuole superiori in Trentino. 

Oltre all’aumento della quota di contribuzione per i progetti - che passa dal 50% al 60% della spesa ammessa - ci sono altre misure che puntano a favorire le iniziative previste dalla normativa in materia. Attività che sono inoltre oggetto del protocollo, recentemente rinnovato, tra la Provincia autonoma di Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione. “Con questi nuovi criteri - spiega l’assessore alla cooperazione Tonina - diamo attuazione ad uno degli impegni presi con il protocollo, ovvero rafforzare il sostegno finanziario di queste iniziative, considerata l’importanza di una formazione di eccellenza per creare una classe dirigente preparata e capace di affrontare le situazioni complesse. Vogliamo quindi facilitare la nascita delle nuove generazioni di cooperatori, in grado di affrontare le sfide del futuro, nonché di confermare il ruolo di questo settore come leva fondamentale, assieme all’Autonomia, per la crescita e il benessere del Trentino anche in futuro”.

Riguardo alle novità approvate, all’aumento come detto della misura agevolativa dal 50% al 60% sul totale di spesa ammessa, si associa l’incremento dell’importo massimo riconosciuto per ciascuna iniziativa, da 60.000,00 euro a 80.000 euro.

C’è poi un’ulteriore modifica che riguarda le voci considerate nella quantificazione degli aiuti: viene stabilito che le entrate derivanti dalla singola iniziativa - ad esempio gli introiti dalla quota d’iscrizione o da eventuali sponsorizzazioni - vengano considerate ai fini della contribuzione solo nel caso in cui la somma delle stesse entrate e del contributo superi la spesa ammessa. Si genera così una semplificazione importante all’atto pratico per tanti soggetti promotori delle attività.

Nello specifico, i nuovi criteri attuativi si riferiscono alla legge regionale 15 del 1988, varata in recepimento del dettato costituzionale sulla funzione sociale della cooperazione e in seguito passata alle competenze delle Province autonome. Le attività formative sono poi menzionate nel protocollo tra Provincia e Federcoop, focalizzato proprio sulla promozione dell’educazione cooperativa nelle istituzioni scolastiche e formative provinciali, che si realizza in particolare attraverso la progettazione e gestione di associazioni cooperative scolastiche, nonché l’implementazione del percorso triennale sul tema delle cooperative formative scolastiche nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

Autore: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento