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Cooperative sociali, presentato l’accordo per il rinnovo del contratto integrativo provinciale

Alla presenza delle cooperative sociali del settore, è stato presentato ieri, in Sala inCooperazione, l'accordo di rinnovo del Contratto integrativo provinciale (CIP) della cooperazione sociale trentina, che entrerà in vigore da settembre, salvo alcuni istituti specifici.

Previsti incrementi retributivi del 6% sulla retribuzione complessiva, che uniti al contratto nazionale sfiorano il 20%, e maggiore flessibilità nei turni per i servizi a domicilio.

Il referente delle relazioni sindacali della Federazione, Italo Monfredini, ha dichiarato alla presenza dei colleghi e colleghe presidente di numerose cooperative sociali trentine: “Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, ma c’è la concreta prospettiva di soddisfazione per lavoratori, imprese e utenti”. Paolo Fellin, delegato delle cooperative sociali, ha sottolineato la necessità di recuperare la collaborazione con l’ente pubblico per la sostenibilità delle imprese e valorizzare il ruolo delle cooperative nelle comunità locali.

Il contratto integrativo riguarda il personale delle cooperative sociali che operano in ambito socio-sanitario, socio-assistenziale, educativo e nei nidi di infanzia. Dopo 18 anni dalla precedente scadenza e una trattativa avviata nel 2019, troverà applicazione a partire dal primo gennaio prossimo.

Le parti riconoscono alla Giunta provinciale di aver trovato i fondi per sostenere gli aumenti contrattuali del rinnovo del Contratto nazionale di lavoro (+13,4%). Tuttavia, le risorse per il Contratto integrativo non sono ancora sufficienti, ma la Provincia si impegna a reperirle con la prossima legge finanziaria.

Fellin ha aggiunto: “Abbiamo cercato di migliorare la qualità della vita lavorativa e non lavorativa delle persone, con particolare attenzione alla flessibilità”. Il settore della cooperazione sociale richiede maggiore valorizzazione e riconoscimento per il suo ruolo nelle comunità locali.

I principali punti dell’accordo

Il nuovo contratto introduce aumenti retributivi e maggiore flessibilità per i dipendenti. Una delle novità principali è la Banca delle Ore, che consente ai lavoratori di accumulare e recuperare le ore straordinarie.

Previsto un rimborso di 0,40 euro al chilometro per chi utilizza il proprio mezzo per esigenze di servizio, insieme a una copertura assicurativa Kasko. Complessivamente, l’incremento economico sfiora il 20%.

Definito un premio di risultato con un importo massimo di 300 euro lordi, basato su indicatori economici e performance aziendali. Nei servizi educativi a domicilio, la flessibilità è incrementata con una migliore organizzazione dei turni e il riconoscimento del tempo di spostamento come orario di lavoro.

La tutela per i lavoratori affetti da gravi patologie è stata rafforzata, garantendo la conservazione del posto per 12 mesi, estendibile per altri 12 mesi come aspettativa non retribuita. I permessi retribuiti per gravi infermità sono stati estesi.

Stabilito un obbligo di preavviso di 5 giorni di lavoro per ogni mese di contratto a termine, fino a un massimo del 30% di quanto previsto per i contratti a tempo indeterminato. Introdotta la Banca Ore Solidale, che permette ai lavoratori di cedere ferie e ore di lavoro accantonate a colleghi in gravi condizioni di salute.

Il testo dell’ipotesi di accordo sarà presentato alle cooperative sociali entro i primi giorni di agosto per la valutazione e l’approvazione finale. Questo accordo rappresenta un passo avanti significativo per il settore della cooperazione sociale, promuovendo un futuro di maggiore collaborazione e benessere per tutti i lavoratori coinvolti.

Autore: Redazione
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