Consorzio Lavoro Ambiente, nel 2021 produzione in crescita dell’11%, Germano Preghenella confermato presidente
Fiducia rinnovata dall’assemblea dei soci di stamani al presidente uscente che inizia il suo terzo mandato al vertice del Consorzio Lavoro Ambiente che rappresenta quarantuno cooperative. Il bilancio (approvato) ha fatto segnare un valore della produzione di quasi 59 milioni di euro, + 11,4% rispetto all’anno precedente (6 milioni di euro).
Ma la ripresa è frenata dal rincaro dell’energia e materie prime. Preghenella: è cambiato il mondo, sapremo superare anche questa crisi grazie ad un sistema cooperativo forte e organizzato. Nuove opportunità dalla transizione ecologica e Pnrr.
Germano Preghenella è stato confermato presidente di Cla – Consorzio Lavoro Ambiente.
È al suo terzo mandato (e ultimo da Statuto) alla guida del consiglio di amministrazione del consorzio, con sede in via al Maso Visintainer a Trento, a cui aderiscono quarantuno cooperative. Preghenella, presidente dal 2016, è nel consiglio di amministrazione di Cla da nove anni.
L’assemblea dei soci ha approvato stamani all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2021.
Il bilancio
Nel confronto tra gli esercizi 2020 e 2021 si è registrato un incremento considerevole nel valore della produzione: nel documento contabile archiviato il 31 dicembre scorso ha raggiunto 58milioni 763mila euro rispetto ai 52milioni 764mila euro di dodici mesi prima (+11,4%).
Complessivamente le cooperative associate a Cla, consorzio diretto da Andrea Peschiuta, hanno prodotto un valore che, nel 2021, ha superato i 266 milioni di euro.
Consorzio Lavoro Ambiente è realtà solida: il patrimonio supera i 20 milioni di euro e l’utile dell’esercizio 2021 è stato di 237mila euro.
Andrea Peschiuta, il nuovo direttore arrivato in Cla a metà dello scorso anno, ha ringraziato i soci per l’approvazione del bilancio e ha ricordato i progetti di riorganizzazione avviati dal consorzio, tre i principali: controllo di gestione, Progettone e l’aggiornamento del brand maggiormente aderente con l’attività e la strategia del consorzio.
Nel suo saluto ai soci, il presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni ha invitato ad avere fiducia, nonostante lo scenario di incertezza. «Le cooperative di lavoro e servizi hanno dimostrato grande impegno e professionalità nel gestire un periodo difficile come quello della pandemia. Auspico che arrivi presto la fine della guerra e quello si porta in sacrificio di vite umane e incalcolabili danni e confido nella ripresa. In Trentino la riforma del Progetto rappresenta una opportunità per il rilancio del settore».
La relazione del presidente
In apertura Germano Preghenella ha espresso legittima soddisfazione per il risultato di bilancio che ha segnato un incremento di quasi 6 milioni di euro rispetto a dodici mesi prima.
Preghenella ha invitato a non adagiarsi sugli allori perché «è cambiato il mercato, le esigenze dei soci, la legislazione. Insomma – ha osservato – è cambiato il mondo. Abbiamo le condizioni per affrontare il nuovo con capacità e consapevolezza, sapendo che si apre una nuova pagina nella storia del Consorzio, dove la continuità è un solido riferimento ma altrettanto necessario è saper interpretare i cambiamenti.
Con la minore aggressività della pandemia – ha aggiunto – questi anni avrebbero potuto essere quelli della grande ripresa. Invece i rincari di materiali ed energia, il conflitto tra Russia e Ucraina, rischiano di mettere tutto in discussione. Sono convinto che, nonostante questo, le opportunità non mancheranno e dovremo saperle cogliere assieme alle nostre cooperative socie».
Tra Progettone e Pnrr
Un passaggio della relazione di Preghenella è stata riservata al Progettone che rappresenta un ambito tradizionale dell’operatività quotidiana. «Stiamo collaborando con alcune cooperative socie – ha spiegato – per renderci parte attiva nei progetti di partenariato pubblico-privato. Questo permetterà in alcuni casi di sottrarci alle logiche delle gare che presentano problematiche di sostenibilità economica e di effettivo riconoscimento della qualità».
Inoltre la «transizione ecologica ha assunto in questo periodo un carattere di urgenza. Le Comunità Energetiche sono un primo esempio di opportunità che queste accelerazioni possono offrire anche attraverso il Pnrr – ha spiegato Preghenella – perché nelle difficoltà emerge il valore aggiunto del sistema cooperativo, nel poter contare su una organizzazione integrata a tre livelli (cooperative, consorzi, Federazione)».
Il Consorzio – ha concluso Preghenella – dovrà essere capace di fare la mediazione, necessaria per trasferire le opportunità a tutte le associate e ridurre i rischi che i cambiamenti possono introdurre, anche in conseguenza dell’avere una visione parziale della realtà in cui viviamo: per fare questo è necessario coinvolgere chi oggi non c’è e questo ci obbliga a cambiare schemi, modi di fare e a volte farsi da parte per dare spazio a giovani e donne.
Eletto il nuovo Consiglio e collegio sindacale
I soci hanno eletto il nuovo consiglio, che ora è formato in maggioranza da membri che entrano per la prima volta o che si ripresentano dopo anni di assenza.
Scontata la riconferma del presidente Germano Preghenella, il nuovo Cda del prossimo triennio risulta così composto: Alessio Bassetti (cooperativa Clera), Alberto Maino (Arcopegaso), Enzo Martini (Facchini Verdi), Mirko Pedrini (CLB), Alberto Roat (Gamma Scavi); confermati Tiziano Colotti (Ascoop), Arnaldo d’Andrea (Lagorai), Matteo Zanella (Ecoopera).
Confermato in toto il collegio sindacale: presidente Romina Paissan, sindache effettive Franca Della Pietra ed Eliana Zandonai, supplenti Cristina Stefani e Lorenzo Savorelli.