Cassa Rurale di Trento: nuova filiale in via Degasperi
Oggi al civico 92 di via Degasperi ha aperto le porte la filiale dell’istituto di credito cooperativo. Tra gli elementi distintivi spazi più ampi rispetto a prima e deciso potenziamento dell’area self con i servizi di Banch’io.
Con la primavera quasi alle porte (considerate le temperature di questi giorni), stamani ha aperto le sue porte la nuova filiale di via Degasperi (al civico 92) della Cassa Rurale di Trento.
“La filiale rispetto al passato ha mutato le sue caratteristiche – spiegano i vertici dell’istituto di credito cooperativo – L’area operativa è maggiore e, oltre a questo, si è deciso di introdurre una decisa innovazione tecnologica con tutti i servizi di Banch’io e un servizio di connessione wi-fi. Essi consentono a soci e clienti di effettuare in piena autonomia una ricca serie di operazioni. Inoltre – aggiungono i responsabili della banca della città - si è compiuto un ulteriore passo nell’ottica della razionalizzazione del numero di sportelli a servizio della città capoluogo. Infatti, in via Degasperi, è stato assorbito lo sportello che operava da tempo in via Gandhi”.
Il responsabile della filiale è Manuel Penitenti a capo di uno staff di nove collaboratrici e collaboratori a servizio quotidiano di soci e clienti.
Complessivamente sono ventinove le filiali della Cassa Rurale di Trento guidata dal presidente Giorgio Fracalossi e dal direttore generale Giorgio Bagozzi.
Ventinove filiali per una presenza capillare nella città capoluogo e nelle tante altre località dove agisce ogni giorno garantendo un servizio bancario apprezzato da una clientela di tutte le età.
“Quanto concretizzato in via Degasperi – concludono i vertici – è un tassello ulteriore del mosaico della nostra Cassa Rurale caratterizzato da un duplice modus operandi. Da una parte una visione moderna dell’agire bancario e, dall’altra, un’azione che tiene conto e rispetta i principi ispiratori di un istituto di credito cooperativo di tradizione ultrasecolare che la rende banca di forte radicamento territoriale e partecipe della vita sociale e non solo economica dei tanti centri dove è attiva”.