Avviato il processo di possibile unione fra Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana e Cassa di Trento
Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana e Cassa di Trento-Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra hanno deliberato l’avvio della stesura di un protocollo di intesa per la possibile unione delle due importanti banche di credito cooperativo. Adriano Orsi e Giorgio Fracalossi: “Cerchiamo le migliori strategie per i nostri territori, soci e clienti.” Nasce la banca del territorio che comprende le due città del Trentino.
Con le delibere dei Consigli di Amministrazione è ufficialmente cominciato il percorso che si concluderà, dopo le necessarie autorizzazioni e l’approvazione da parte dei Soci nella primavera dell’anno prossimo, con la conferma e l’incremento dimensionale della maggiore Cassa del Trentino, seconda per rilevanza all’interno del Gruppo Bancario cooperativo nazionale “Cassa Centrale Banca”, con 29.000 soci, 380 collaboratori, una rete di 49 sportelli, un patrimonio di 300 milioni di euro e 6,5 miliardi di euro di masse amministrate.
I Presidenti hanno evidenziato la necessità d’essere protagonisti attivi nella costruzione del proprio futuro, creando i presupposti per l’elaborazione di nuovi progetti industriali volti a rinnovare i principi che stanno alla base del credito cooperativo, al fine di renderlo sempre più forte, in grado di garantire l’operatività bancaria completa e competitiva, capace di generare ricchezza e valore per i territori e conseguenti ricadute positive sull’economia, oltre che sul tessuto sociale delle Comunità.
La nuova Cassa svilupperà la sua forte presenza nelle aree territoriali comprese fra la comunità della Rotaliana, la Valle di Cembra, la città di Trento, la piana di Aldeno, la comunità della Vallagarina e la città di Rovereto. Una Cassa con interessi e base sociale completamente trentini e di indubbia forza per valore del patrimonio, qualità dell’attivo e prospettive reddituali.
Una straordinaria complementarietà di settori economici caratterizzerà la nuova realtà dove conviveranno industria, agricoltura, terziario, commercio, artigianato, turismo, settore pubblico ed intensità abitativa, nell’incontro delle grandi tradizioni culturali e sociali presenti nei territori.
L’obiettivo condiviso del progetto di unione fra i due Istituti è, secondo quanto comunicato dai Presidenti, quello di dare vita ad una realtà innovativa, caratterizzata da una gestione improntata a criteri di maggiore efficienza, da elevata attenzione ai rischi e da efficace governo societario. Questi, infatti, sono ritenuti essere i presupposti fondamentali per continuare ad esercitare stabilmente la mutualità, facendo di essa uno strumento per la crescita dei territori di riferimento e per la costruzione di un modello di sviluppo, dove la persona e le Comunità siano sempre tenute al centro dell’attenzione, offrendo i migliori servizi e sostenendo il mondo dell’associazionismo e del volontariato.
Nel Protocollo di Intesa si prevederà una Governance in grado di garantire un’equilibrata rappresentanza ai Soci delle due Casse interessate dal progetto e di coniugare una buona conoscenza dei territori e dei settori di competenza con l’elaborazione di modelli organizzativi di elevata qualità e tali da garantire alti livelli di produttività e di servizio a Soci, famiglie ed imprese.
Per Adriano Orsi e Giorgio Fracalossi “Il mondo ed il mercato cambiano rapidamente ma la fedeltà ai valori fondanti della cooperazione di credito rimane immutata. Con questo progetto sarà possibile dar vita ad un nuovo, importante soggetto che assumerà un ruolo primario per il futuro economico e sociale del nostro territorio.”
Fonte: Cassa di Trento - Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana