Andiamo a vivere assieme? Incontri per famiglie sul Dopo di Noi
Stasera a Borgo Valsugana e il 21 maggio a Villa Agnedo, due incontri dedicati a genitori e a famigliari di persone con disabilità con testimonianze di chi ha già vissuto le esperienze del distacco e i percorsi di autonomia. Gli appuntamenti sono la prima tappa di un progetto promosso dalla Cooperativa sociale CS4 e dalla Comunità Valsugana e Tesino per costruire soluzioni abitative innovative, capaci di valorizzare il diritto alla scelta e l’autonomia delle persone con disabilità.
L’analisi dei dati sulla disabilità emersi nel percorso di costruzione del Piano sociale della Comunità Valsugana e Tesino, ha evidenziato la necessità di dare risposta alle persone con fragilità fisica o cognitiva non solo quando viene a mancare la loro famiglia, ma anche prima.
La volontà è quella di accompagnare le persone nell’acquisizione delle competenze e abilità necessarie per vivere in contesti non istituzionalizzati che ne valorizzino l’autonomia e il diritto alla scelta. Per farlo la cooperativa sociale CS4 insieme alla Comunità di Valsugana e Tesino ha costruito il progetto “Andiamo a vivere assieme?” che sarà presentato stasera martedì 7 maggio a Borgo Valsugana (Palazzo della comunità, Piazzetta Ceschi,1) e il 21 maggio a Villa Agnedo, Comune di Castel Ivano (Centro “Villa Prati”, in Piazza B.V. Della Mercede, 2), in entrambi casi alle ore 20.
Questi eventi informativi si inseriscono in percorso culturale di formazione e sensibilizzazione che CS4 insieme ad altre cooperative sociali trentine e al consorzio Consolida sta realizzando dallo scorso ottobre nell’ambito dell’iniziativa “Abitare inclusivo delle persone con disabilità in Trentino: modelli ed esperienze” che ha il sostengo della Provincia autonoma di Trento.
“Il progetto “Andiamo a vivere assieme? che presenteremo in queste due serate – afferma Anna Orsingher, direttrice della cooperativa CS4 – è pensato come percorso per tappe e ha l’obiettivo di co-costruire con le famiglie e le persone con disabilità un nuovo servizio. Oggi per molti genitori immaginare il futuro del proprio figlio con disabilità è una preoccupazione forte, ma difficile da esprimere e il cui pensiero viene spesso rinviato per trovare la forza necessaria a gestire la quotidianità che talvolta può essere molto faticosa.
Ed è proprio questo il primo nodo da affrontare: dobbiamo fornire alle famiglie l’aiuto necessario, affinché riescano a dare parola al bisogno sovvertendo le modalità classiche di promozione dei servizi e utilizzando una metodologia che vogliamo chiamare “per camminamenti”. Nelle due serate, oltre a Orsigher di CS4 e a Giuliana Gilli, vicepresidente e assessore alle Politiche sociali e Maria Angela Zadra, responsabile del Settore socio-assistenziale della Comunità Valsugana e Tesino, ci saranno le testimonianze di famigliari già coinvolti in percorsi di residenzialità.
“Dare voce a coloro che hanno già vissuto l’esperienza del distacco – spiega Orsingher - può facilitare il senso di vicinanza e il coinvolgimento degli altri genitori. Gli incontri serviranno anche a conoscere le famiglie del territorio e a raccogliere l’interesse di chi si sente pronto ad affrontare un percorso “Durante e Dopo di Noi”. Dopo questi due appuntamenti informativi, il percorso proseguirà con incontri individualizzati con le famiglie e con le persone con disabilità, nei quali verranno proposti strumenti di raccolta e di analisi di desideri, preferenze, visioni di sé, visioni dell’altro e visioni sul futuro. Non si vuole calare dall’alto un servizio, bensì costruirlo dal basso, a partire proprio dalle parole di coloro che saranno i destinatari del servizio stesso.
La costruzione di un percorso condiviso passerà attraverso l’organizzazione e il mantenimento di focus group tra famigliari e tra persone con disabilità, questi diventeranno luoghi di pensiero, di confronto, di supporto e di decisione attorno al proprio futuro o dei propri figli.” I dati raccolti negli incontri individuali e nelle interviste, orienteranno l’individuazione delle famiglie “pronte” a sperimentarsi in un’esperienza di distacco e di autonomia, le quali saranno coinvolte nella programmazione di 11 weekend di permanenza in un appartamento individuato dalla cooperativa, nel periodo compreso da ottobre 2019 a gennaio 2020.
Questo periodo fornirà elementi utili all’osservazione delle dinamiche individuali e di gruppo e sulle reali necessità delle persone, sulle quali educatori e operatori, coordinati dal referente di progetto e dalla psicologa, potranno costruire una progettazione educativa.
Fonte: Ufficio stampa Consolida