15 novembre 2018
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A Pergine Valsugana un progetto ha unito Scuola e Castello

Obiettivo: “promuovere l’apprezzamento del bene culturale con una metodologia cooperativa che unisca il momento ludico alla ricerca storica”. Il progetto è stato realizzato da due seconde classi della scuola media “Pergine 1” e ha contato sulla consulenza del team per l’educazione cooperativa della Federazione.

Obiettivo: “promuovere l’apprezzamento del bene culturale con una metodologia cooperativa che unisca il momento ludico alla ricerca storica”. Il progetto è stato realizzato da due seconde classi della scuola media “Pergine 1” e ha contato sulla consulenza del team per l’educazione cooperativa della Federazione.

Prima l’idea. Poi la formazione dei gruppi di lavoro in associazione cooperativa scolastica. Infine, la creazione di due giochi per far conoscere, con un approccio ludico, la storia del Castello di Pergine Valsugana.

I giochi sono stati progettati e realizzati da due classi seconde della Scuola Media “Pergine1”. “L’esperienza – spiega Maria Virginia Andelmi, l’insegnante referente dei progetti - ha permesso di sviluppare nelle studentesse e negli studenti l’apprezzamento del bene culturale, fondamentale a determinarne il concetto di salvaguardia e responsabilità, e insieme coinvolgerli nel dibattito aperto, da una parte della cittadinanza, sulla scelta di appartenenza pubblica o privata del maniero”.

Avuta l’idea, il progetto ha preso il via con la costituzione di due associazioni cooperative grazie al supporto del team di educazione cooperativa Federazione Trentina della Cooperazione. “Scelta che – aggiungono i responsabili - ha permesso ai giovani di vivere e riflettere sugli atteggiamenti che caratterizzano il co-operare declinato nell’assunzione di responsabilità, nella valorizzazione delle competenze individuali nella distribuzione dei ruoli, nel rispetto del pensiero degli altri”.

Successivamente gli studenti hanno creato il logo di entrambe le associazioni. Qui, è stata messa a frutto la creatività di ognuno. “Il primo – viene spiegato – appartiene alla parola Castello. E’ stata scritta con la forma del profilo architettonico del maniero. Il secondo, invece, raffigura una mano che sostiene il Castello. In primo piano si legge Io ti tengo. Qui il pronome ti gioca a rimando con l’espressione Io ci tengo”.

Creato il logo si è passati alla realizzazione dei giochi.

Il primo: “Assalto al Castello” della classe seconda A. Simile al classico gioco dell’Oca, prende spunto da un evento storico realmente accaduto nel 1350: l’assalto che, i soldati dei Conti del Tirolo, mossero al Castello dominato dai da Carrara. La tecnica del pop up utilizzata dona al gioco un effetto ludico di sorpresa al momento dell’apertura.

Il secondo: “La guardia della memoria” della classe seconda D. Concepito come una “tombola”, presenta tre tabelloni riferiti a periodi storici differenti che hanno visto il luogo su cui sorse il Castello in relazione alla piana del Fersina nel periodo preistorico, al nord germanico e all’est Adriatico nel periodo della romanizzazione grazie alla creazione della strada Augusta Altinate, ai tre poteri in competizione fra loro: Principato Vescovile, Conti del Tirolo e dei da Carrara, durante l’epoca medioevale e rinascimentale.

Le due esperienze didattiche che hanno dato vita al progetto di rete hanno contato il sostegno di: Cassa Rurale/Cooperazione Reciproca, Fondazione CastelPergine, Federazione Trentina della Cooperazione Trentina e Proloco.

I giochi saranno presentati a fine novembre e a metà dicembre alla scuola “Ciro Andreatta” durante le udienze generali e all’Infopoint dei Mercatini di Natale.

Autore: Redazione